Ambiente e Protezione Civile Gianmarco Corbetta Notizie

Incenerimento fanghi a Desio, non prendiamoci in giro.

Le dichiarazioni del sindaco di Desio Corti riguardo il progetto di Bea dimostrano che non ha capito di cosa si sta parlando: è evidente, e lo ha confermato anche la presidente di Bea, che l’obiettivo è proprio bruciare i fanghi a Desio, tanto che il progetto di cui si parla è di “essiccamento e caricamento fanghi”… dato che lo fanno nel sito del forno non ci vuole un genio per comprendere che il “caricamento” dei fanghi altro non è che il conferimento degli stessi nell’impianto. Come al solito Corti non ha vigilato e ha mancato di trasparenza, evitando accuratamente di informare il consiglio comunale per timore che si aprisse un dibattito pubblico che evidentemente dà fastidio.

Entrando nel merito, bisogna fare chiarezza. Corti ha dichiarato che “lo spandimento nei campi agricoli è vietato in Lombardia” e questo è palesemente falso.

Il presidente di Bea Mazzuconi lascia invece intendere che sia necessario bruciare perché in Lombardia esiste un problema ambientale di spandimento dei fanghi.  Siamo alle solite mezze verità.  E’ vero che esiste un problema legato allo spandimento perché è stato fatto troppo e male e in base ad una legislazione vecchia, ma se vogliamo davvero difendere l’ambiente la soluzione non è bruciare! Occorre ridurre i quantitativi prodotti mediante impianti di depurazione più avanzati,  utilizzare impianti di compostaggio, fare sperimentazione per migliorare la qualità dei fanghi, spandere le giuste quantità e intensificare i controlli. Se fatto bene e nelle giuste quantità, lo spandimento fanghi è un fattore positivo per i terreni agricoli.

Anche la scusa di voler portare a Desio i fanghi prodotti in Brianza, come se la Brianza fosse uno staterello indipendente, non regge: i fanghi sono soggetti a libero mercato ed è per questo che ne importiamo da altre regioni in grandissime quantità (secondo gli ultimi dati, addirittura il 60% del milione e cento mila tonnellate trattate in Lombardia è importato). Se Corti e Mazzuconi vogliono togliere i fanghi dalla logica del libero mercato, va benissimo! Ma comincino a dire ai loro amici del PD che stanno al Governo di cambiare la legge nazionale, così eviteremo di importare merda da fuori regione per centinaia di migliaia di tonnellate ogni anno! Poi dopo parliamo del resto. Altrimenti siamo alla solita propaganda per poter alimentare il vecchio forno che il PD sta tenendo in piedi a tutti i costi!

Gianmarco Corbetta – Portavoce Regionale del M5S Lombardia

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