La Provincia di Sondrio è prima produttrice di energia idroelettrica a livello nazionale con un contributo al fabbisogno energetico del 12% e del 50% circa per quello lombardo, con un fatturato stimato in circa 800 milioni di euro annui.
Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha sempre posto grande attenzione al tema in funzione di un’auspicata maggiore autonomia sulle risorse energetiche generate dai territori montani e maggiore rispetto del territorio. I contatti con le associazioni ambientaliste del territorio ci hanno permesso di individuare le criticità di sistema e indirizzare la nostra azione alla loro risoluzione. In particolare, i temi che guidano la nostra attività politica sono una sempre più evidente devastazione dei corsi d’acqua (con conseguente aumento del rischio idrogeologico) e l’esigenza dei territori sfruttati di vedersi riconosciute maggiori risorse finanziarie.
Sull’insufficiente rilascio del Deflusso Minimo Vitale in alveo dei corsi d’acqua negli ultimi quattro anni:
- abbiamo proposto in consiglio regionale una mozione rivolta ad una moratoria per il rilascio di nuove piccole derivazioni su tutto il territorio regionale, votata all’unanimità;
- abbiamo interrogato l’Assessore Regionale al fine di appurare lo stato di conoscenza del problema e richiedere il divieto di prosciugamento dei corsi d’acqua anche in “compensazione di impianto”;
- con l’associazione “L’acqua è TUA” abbiamo posto in essere le seguenti attività utili a restituire dignità al reticolo idrico del fiume Spol di Livigno, ancora oggi prosciugato per circa 10 km:
- Interrogazioni parlamentari – Portavoce Massimo De Rosa
- Segnalazione alla Commissione Europea – Portavoce Massimo De Rosa
- Esposto alla Procura della Repubblica di Sondrio per disastro ambientale – Massimo De Rosa ed Eugenio Casalino con Nicola Faifer presidente associazione “L’acqua è TUA”
- Interrogazione alla Commissione Europea – Portavoce Eleonora Evi
Mentre si attendono gli esiti positivi di quanto posto in essere, Regione Lombardia di fatto continua a tutelare gli interessi degli operatori dell’idroelettrico in provincia di Sondrio, più che quelli del territorio e della sua popolazione: le recenti modifiche al Piano di Tutela ed Uso delle Acque non recepiscono le ragioni ambientali denunciate, anzi, seguono logiche industriali che hanno negli ultimi anni ridotto il DMV (Deflusso Minimo Vitale) da un 10% al 7,5% della portata media naturale dei corsi d’acqua.
Con e per i cittadini Valtellinesi lavoriamo affinché si restituisca vita a fiumi e torrenti che, in vallate a forte vocazione turistica, costituiscono un elemento fondamentale per l’offerta.
Sull’autonomia delle risorse territoriali ed esigenza delle vallate alpine di compartecipare maggiormente gli utili generati dallo sfruttamento delle risorse idriche locali il M5S Lombardia:
- Ritiene non adeguata la quota dei canoni concessa alla Provincia di Sondrio (complessivamente circa 23 milioni di euro all’anno, meno del 3% del fatturato generato);
- Auspica un nuovo quadro normativo dedicato a territori “unici” per indice di sfruttamento idroelettrico delle acque, che può essere individuato contemporaneamente al tanto atteso decreto nazionale per regolare il rinnovo di numerose concessioni scadute ed in esercizio provvisorio;
- Auspica iniziative di carattere istituzionale che intendano rivedere la destinazione dei fondi “restituiti” ai territori, le funzioni dei BIM, la ripartizione preordinata delle risorse con prioritaria destinazione a interventi di riqualificazione ambientale e messa in sicurezza dei corsi d’acqua.
Eugenio Casalino – Consigliere Regionale del M5S