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Lomellina terra dei fuochi, c’è una regia comune?

Oggi è divampato un pericoloso incendio presso la ditta Eredi Bertè a Mortara che si occupa di rifiuti speciali, con il prefetto che lancia l’allarme diossina e invita la cittadinanza a tenere chiuse porte e finestre.

E’ il quinto incendio avvenuto in terra lomellina, nell’arco di pochi mesi. A dicembre 2016 ed a febbraio 2017 c’erano stati due gravi incendi presso la raffineria di Sannazzaro de Burgondi. A maggio c’è stato un grave incendio presso l’azienda ABONECO di Parona Lomellina (PV) e sempre presso la stessa ditta un altro incendio ad agosto.

La Lomellina brucia e non è più tollerabile assistere impotenti a roghi e nubi tossiche che nel giro di pochi mesi stanno letteralmente avvelenando l’intero territorio. ARPA e ATS devono potenziare i controlli presso questi impianti affinché adottino tutte le misure atte a scongiurare gli incendi. Gli incendi si moltiplicano e i danni alla salute e al suolo sono diventati incalcolabili.

Il M5S in Commissione Ecomafie segnalerà alla Procura il preoccupante ripetersi di questi roghi in Lomellina. È lecito dubitare che questi incendi siano frutto di pure casualità e ritengo doveroso che la Procura si attivi per indagare sul filo avvelenato che sta percorrendo la Lomellina. Ma anche le Istituzioni e la Regione si stanno mostrando incapaci di affrontare queste situazioni. Si agisce solo sull’emergenza e poi nessuno si preoccupa di monitorare, come il M5S chiede da anni, le pesanti ricadute al suolo degli inquinanti. C’è troppa superficialità da parte della Regione e degli enti locali: il M5S denuncia da tempo gli oltre 100 roghi scoppiati in impianti rifiuti in tutta Italia chiedendo maggiori interventi e controlli.

Iolanda Nanni – Consigliere del M5S Lombardia

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