Ambiente e Protezione Civile Gianmarco Corbetta Notizie

Desio: mancano i controlli richiesti da Arpa sull’inquinamento della prima falda!

L’area industriale ex Autobianchi di Desio, oggi sede del Polo Tecnologico Brianza, è stata bonificata e riqualificata oltre 10 anni fa. Ma quali sono oggi i livelli di inquinamento della falda acquifera sottostante? I nostri portavoce in consiglio comunale mi hanno sottoposto il problema e per cercare risposte a questa domanda mi sono attivato richiedendo ad Arpa i risultati delle ultime analisi dell’acqua di prima falda nell’area in questione.

Nel 2006, terminati i lavori di bonifica del sito, l’allora Provincia di Milano aveva rilasciato la certificazione di avvenuta bonifica prescrivendo alla proprietà un piano post operam comprensivo di campagne di monitoraggio della prima falda da realizzare fino a maggio 2009. Il monitoraggio della falda è molto importante perché permette di verificare nel tempo se la bonifica del sito sia stata effettuata in modo corretto. Mediante opportune analisi dell’acqua nei vari punti di prelievo i tecnici sono in grado di verificare se la bonifica abbia correttamente rimosso e/o messo in sicurezza le sostanze inquinanti presenti nel sito.

A settembre 2009, sulla base dei dati rilevati, Arpa inviò al privato e agli enti pubblici coinvolti (Regione, Provincia e Comune) un report tecnico di fine monitoraggio nel quale evidenziava la necessità di proseguire il monitoraggio per almeno un anno perché le concentrazioni degli inquinanti nelle acque sotterranee risultavano superiori ai limiti e mostravano una tendenza all’aumento.

A seguito di tale sollecitazione né gli enti pubblici né tantomeno la proprietà accolsero la proposta di Arpa: di conseguenza dal 2009 ad oggi presso il Polo Tecnologico Brianza non è più stata fatta alcuna analisi dell’acqua di prima falda. La relazione di Arpa è rimasta lettera morta.

Comprendo che la proprietà, dopo aver ottemperato alle prescrizioni provinciali, non avesse alcun interesse a proseguire le indagini; non comprendo invece l’inerzia degli enti pubblici! Perché la Provincia non dispose la continuazione delle analisi? Perché Regione e Comune non dissero nulla? Trovo sconcertante e molto preoccupante che di fronte alle oggettive criticità elencate da Arpa i tre enti pubblici, invece di reagire e attivarsi immediatamente, abbiano di fatto ignorato il problema per otto anni!

Qualcuno potrebbe obiettare che l’inquinamento della prima falda non incide sulla qualità e sicurezza dell’acqua potabile perché l’acquedotto comunale preleva acqua dalla falda profonda ed è comunque soggetto a numerosi controlli di legge che garantiscono la potabilità e la sicurezza dell’acqua che arriva nelle case: vero, ma questa non è certo una ragione sufficiente per ignorare le criticità segnalate da Arpa riguardo un ex sito industriale delle dimensioni della ex Autobianchi!

A che serve prescrivere i monitoraggi post operam se la relazione finale dell’ente preposto ai controlli ambientali viene poi totalmente ignorata? A che serve un’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente se non si interviene in un sito bonificato in cui l’Agenzia stessa segnala la necessità di ulteriori verifiche?

La realtà è che ad oggi non è dato sapere cosa sia accaduto dopo il 2009. Quali sono i livelli di inquinamento della prima falda? A seguito della bonifica la contaminazione proveniente dal sito ex Autobianchi è cessata o è proseguita? Si può dire che la bonifica abbia raggiunto gli obiettivi? Gli inquinanti sono stati totalmente rimossi o messi in sicurezza?

Non si può perdere altro tempo: per avere le risposte occorre verificare le condizioni attuali della falda sotto il PTB attraverso una nuova campagna di monitoraggio.

E’ necessario fare nuove indagini anche perché se venisse confermato l’eccessivo inquinamento della prima falda, questo potrebbe comportare il rischio che in futuro anche le acque profonde, da cui attinge l’acquedotto, possano essere contaminate.

In qualità di consigliere regionale ho già protocollato un’interpellanza a cui la giunta regionale darà risposta direttamente in consiglio ai primi di novembre e, nello spirito di collaborazione tra i vari livelli istituzionali che da sempre contraddistingue il lavoro del M5S, anche i portavoce in consiglio comunale, Montrasio e Pace, presenteranno un’analoga interrogazione al Sindaco di Desio: Regione e Comune dicano cosa intendono fare!

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