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Separare linee e aziende ferroviarie? Ancora una volta viaggiatori pagheranno le conseguenze

L’ipotesi di scissione tra Trenitalia e Ferrovie Nord Milano, che all’epoca di Formigoni convolarono a nozze partorendo Trenord, così come l’abbiamo appresa dai giornali, ci sembra inadeguata rispetto alle esigenze dei cittadini lombardi, oltre a rischiare di compromettere i complicati equilibri del trasporto ferroviario.

In meno di 10 anni Trenord, una delle sbandierate “eccellenze lombarde”, da esportare oltre i confini della Regione, sta letteralmente naufragando. Se Trenord oggi è lontanissima dall’essere la migliore società ferroviaria d’Italia, lo dobbiamo sia a Fontana che a chi lo ha preceduto. L’odierno governatore non sta facendo altro che dare continuità a scelte sbagliate, tra dirigenti apicali inefficienti e Assessore ai Trasporti che non li sa controllare.

L’ipotesi di fare uno spezzatino del servizio ferroviario avrà molto probabilmente gravi ripercussioni sia sui lavoratori, che non si capisce secondo quale criterio verrebbero ripartiti, sia sulla qualità del servizio, con linee di serie A e linee di serie B, o C. L’unica certezza è che ancora una volta a pagarne le conseguenze saranno cittadini e viaggiatori.

Già immaginiamo, nel prossimo futuro, Assessore ai Trasporti e i due rispettivi Amministratori Delegati delle aziende ferroviarie rimbalzarsi le responsabilità, esercitando l’unica attività che hanno svolto bene fino a oggi: lo scaricabarile.

Ora ci aspettiamo che la Giunta riferisca in aula, eviti annunci e giravolte e apra finalmente un vero dibattito sul tema.

U Consiglieri Regionali M5S in Commissione Territorio e Infrastrutture, Massimo De Rosa, Nicola Di Marco, Simone Verni, Andrea Fiasconaro

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