Caro Fontana, mandiamo in pensione il casello di Agrate o ti rimangi la promessa che hai fatto ai cittadini in campagna elettorale?
Il casello di Agrate della tangenziale est è una vera ingiustizia per tutti i cittadini che vivono a nord della barriera e che ogni giorno usano la tangenziale per recarsi al lavoro a Milano, mentre da Carugate in poi i cittadini possono prenderla gratuitamente. Una disparità di trattamento senza giustificazioni che pesa, e non poco, anche sul portafoglio. Quattro euro al giorno, due all’andata e due al ritorno, per un totale di 100 euro al mese, 1000 euro l’anno, che si aggiungono al costo già considerevole per la benzina. Questo non è un pedaggio, è una scure che ogni mattina si abbatte sui lavoratori brianzoli del vimercatese e del lecchese. E la questione non è solo economica ma anche ambientale, perché tantissime sono le persone che per evitare il salasso escono dalla tangenziale prima del casello e rientrano alla prima entrata dopo il casello, andando a intasare lo svincolo di Carugate all’altezza di un polo commerciale che comprende il Carosello, Ikea e Leroy Marlein già fortemente saturo di traffico veicolare.
Questo “casello della vergogna”, così come è stato ribattezzato dai brianzoli, fa soltanto danni e ai cittadini appare un bancomat con cui la società che la gestisce si arricchisce sulla pelle dei lavoratori. Ora questa situazione deve finire. La politica deve e può intervenire, anche perché, Regione Lombardia partecipa indirettamente attraverso Asam Spa con il 52,902% alla società Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa che gestisce il tratto autostradale. La stessa società che è azionista di maggioranza di Pedemontana Spa, società in perdita costante che, ultimo dato disponibile del 2016, ha un deficit di quasi 8 milioni di euro. In attesa dei dati sulla gestione 2017 il dubbio che ai brianzoli vengano fatte pagare le perdite di pedemontana è forte. Sarebbe davvero un beffa per i cittadini, che da anni chiedono opere utili e sostenibili come il prolungamento della metropolitana M2 a Vimercate, e a cui le istituzioni rispondono con opere impattanti per l’ambiente e per i bilanci come Pedemontana.
Oggi, alla vigilia delle sedute di bilancio che arrivano in aula la prossima settimana, abbiamo l’opportunità di mandare in pensione questo casello che complica la vita a tanti cittadini dal 1975. Il Movimento 5 Stelle presenterà infatti un ordine del giorno che chiede a Regione Lombardia di dare le opportune indicazioni a Serravalle Spa per ridurre il proprio utile a vantaggio della rimozione del casello di Agrate.
Il presidente Fontana in campagna elettorale ha partecipato alla manifestazione dei sindaci al casello dopo l’ennesimo aumento del pedaggio e ha dichiarato di “abbattere il casello di Agrate” in caso di sua elezione. Ora il tempo delle chiacchiere è finito, e se il governatore lombardo non convergerà sulla nostra ragionevole proposta vorrà dire che sarà complice di questo prelievo forzato ai danni dei suoi cittadini.