Marco Fumagalli Notizie

Bilancio consolidato regionale: persa un’occasione di confronto e analisi

Il Bilancio consolidato è forse più importante della trattazione del bilancio consuntivo regionale.

Infatti, con il bilancio consolidato possiamo verificare l’azione politica complessiva dell’amministrazione regionale, nell’ambito di tutte le sue aree di intervento. Rappresenta, quindi, un momento politico molto importante di verifica della strategia racchiusa nella politica regionale, non risolvendosi nella mera somma dei bilanci della Regione e delle sue imprese collegate e controllate, con l’elisione delle poste infra gruppo. Per tale ragione, è necessaria una compiuta analisi di tutti i dati riportati al fine di valutare l’efficacia dell’azione politica regionale, evitando di compiere un mero esercizio contabile, privo di un adeguato valore e riscontro politico.

Nella relazione sulla gestione e nella nota integrativa ci saremmo aspettati, quindi, di trovare una compiuta descrizione di quella che è stata l’azione politica, corredata dai necessari chiarimenti in relazione ai fatti salienti della gestione e dalle indicazioni riguardanti la sua prevedibile evoluzione. Il documento presentato è invece in tal senso carente.

Per esempio, se è pur vero che in base al principio di rilevanza non vengono consolidate alcune realtà minori, stupisce che venga dichiarata l’irrilevanza della Fondazione Biomedica che ha un capitale da 40 milioni di euro. In realtà, a ben vedere, il patrimonio netto della fondazione Biomedica al 31 dicembre 2016 era meno di 7 milioni, a causa della riduzione dello stesso dovuta ad ingenti perdite.

Quanto al Bilancio 2017, non è stato possibile neppure analizzarlo perché nella sezione “amministrazione trasparente” della Fondazione non è ancora stato pubblicato. Ci limitiamo pertanto ad osservare che alla manifestazione di interesse indetta dalla Fondazione per la cessione della NMS Gruop, ha risposto la sola SARI Investiment Management & Co. Ad inizio 2018 pare inoltre che ci sia stata la formalizzazione della cessione della quota: sarebbe stato utile conoscere a quali prezzi e con quali ritorni economici dell’investimento quest’ultima è avvenuta.

La sensazione è quella che proviamo è quella di aver pagato il biglietto del cinema per vedere soltanto il trailer del film.

Tutto questo potrà essere irrilevante se consideriamo l’ammontare complessivo del bilancio di Regione Lombardia. Ma non è di certo irrilevante per i cittadini che vorrebbero che cifre come quelle gestite dalla Fondazione Biomedica fossero correttamente rendicontate e che passassero anche al vaglio del Consiglio Regionale, attesa la rilevanza politica delle modalità della spesa di questi fondi.

Vi è da chiedersi per quale motivo tramite la Fondazione, Regione Lombardia ha erogato almeno 50 milioni di euro tra finanziamenti e aumento di capitale alla NMS Group. In che modo possiamo comprendere se l’intera operazione è stata un fallimento o una scelta oculata? Non avrebbe dovuto essere questo lo strumento per consentirci di fare il punto della situazione?

Ma anche laddove, secondo il principio di rilevanza, il bilancio viene consolidato, questo è lacunoso.

Anche il sottoscritto, al pari del Presidente Fontana, è ansioso di poter eliminare il pedaggio dal casello di Agrate Brianza. Questa sarebbe stata quindi l’occasione giusta per dibattere della possibilità di farlo tramite la disponibilità di dati e tabelle forniti dalla Milano Serravalle. Tanto più che, a fronte della richiesta di audizione formulata dal sottoscritto nello scorso mese di giugno verso i soggetti del comparto autostradale, e dopo aver fissato l’incontro in commissione congiunta Bilancio, Territorio e Infrastrutture, l’audizione dello 20 settembre non si è tenuta a casa dell’indisponibilità delle società autostradali, dovuta a motivi non meglio noti.

Anche in questo caso, a quanto pare, ci limitiamo a pagare il biglietto, lasciando che le decisioni vengano prese da altri. Tuttavia, dal momento che tengo molto alla promessa elettorale fatta dal presidente Attilio Fontana sul casello di Agrate, e voglio contribuire affinchè possa portarla a compimento, sarà mia cura comunicare al Presidente le mie osservazioni e proposte in merito, a seguito dell’avvenuto accesso agli atti sulla contabilità analitica della Milano Serravalle.  Sarebbe bene capire infatti – almeno in sede di bilancio di previsione 2019 – quali sono le intenzioni dell’amministrazione regionale nell’ambito del comparto autostradale, per comprendere se la dotazione finanziaria sia sufficiente oppure carente, o ancora se sarà necessario effettuare un aumento di capitale, così come richiesto dalle società.

In verità è tutto il sistema SIREG a rivelarsi frutto di una perenne assenza di partecipazione e delle lacune di una complessiva strategia politica, lasciato ad interventi estemporanei e non condivisi.

Lasciando da parte EXPO, indicata come non rilevante, proviamo ad addentrarci nell’informatica regionale.

Dell’annunciata fusione con ARCA nessuna indicazione viene data sull’azione politica condotta da Lombardia Informatica nell’anno 2017, se non che ha chiuso in utile, provvedendo a distribuire perciò un dividendo alla Regione. Ci si sarebbe invece aspettati che Regione Lombardia, avendo deciso di accorpare questa entità con ARCA, desse qualche indicazione in merito alle motivazioni, e quindi agli eventuali pessimi risultati raggiunti fino a questo momento dalla società stessa. Pur condividendo la necessità che si ponesse un rimedio alla condizione in cui verteva Lombardia Informatica, è la modalità di intervento che lascia perplessi. Se l’informatica verrà gestita da una mera centrale d’acquisti, correremo il rischio che i dati del sistema sanitario passino in mano ad operatori privati. Se la sanità lombarda che è già per oltre il 50 % in gestione privata, mettere il nostro sistema informativo sanitario sul mercato, significherebbe la completa estinzione del sistema sanitario pubblico, attesa l’importanza che l’informatica ha nel gestire la domanda e l’offerta di assistenza sanitaria.

Dall’audizione di Lombardia Informatica in commissione bilancio emergeva l’ipotesi che le liste di attesa potrebbero in realtà non essere esclusivamente un problema di gestione dei dati, ma anche di organizzazione del sistema. Una compiuta analisi dell’attività di Lombardia Informatica era quindi doverosa, con precisi riferimenti al “make or buy”, corredato da un piano industriale e di sviluppo dettagliatamente formulato.

Nessun commento sull’attività svolta da Infrastrutture Lombarde. Dopo che il post EXPO verrà eseguito da AREXPO appare sempre più necessario disegnare la mission di questa società. Anche perché la decisione del Consiglio di Stato di confermare l‘aggiudicazione a Condotte s.p.a., deve fare i conti con il fatto che quest’ultima ha presentato un concordato preventivo in bianco. Sarebbe interessante capire come può una società in concordato preventivo farsi carico di un project financing di quella dimensione. Vi è da chiedersi se l’aggiudicatario abbia fatto bene i conti alla luce dei complessivi risultati aziendali e, qualora l’azienda fosse venduta, quali possano essere gli effetti di un progetto che si basa sulla proposta di un soggetto promotore vertente in stato di insolvenza.

Marco Fumagalli – Consigliere Regionale del M5S Lombardia

Articoli Correlati

AUMENTO PENSIONI MINIME ENNESIMA PRESA IN GIRO

Redazione Staff

SOLDI AI PARTITI? DAL COLLE LO STOP

Redazione Staff

LA DESTRA SDOGANA LA SPARTITOCRAZIA

Redazione Staff