Voto contrario del M5S a ORAC, il nuovo organismo di contrasto alla corruzione di Regione Lombardia. Un paradosso che il M5S voti contro “la corruzione”? Macché.
È un organismo di controllo che avrà scarsissima agibilità e che, per il M5S, non soddisfa nemmeno i requisiti minimi per un ente di contrasto alla corruzione. È l’ennesima occasione persa, la Lombardia ha una storia istituzionale lastricata di malaffare e meritava un organismo capace di lavorare per la legalità.
ORAC nasce debole. Non controllerà, per esempio, lo sviluppo dell’area MIND perchè Arexpo, la società incaricata di seguire il dopo Expo, è stata tolta dal sistema degli enti regionali della Lombardia. Sull’area Expo si gioca il futuro dello sviluppo di Milano e della Lombardia e arriveranno fondi pubblici a pioggia. È palese che ORAC sia nato con le mani legate. Ancora, l’ente non interagisce con la Rete di monitoraggio antimafia istituita dal Ministero dell’Interno per controllare le infrastrutture e gli insediamenti per lo sviluppo del Paese, cosa ancor più grave se si considera che la Lombardia è una regione a enorme infiltrazione mafiosa. E questo per noi è molto grave.
Nonostante il voto contrario il Movimento 5 Stelle ha lavorato, sia nelle Commissioni che in Consiglio regionale, per migliorare ORAC. Prova ne sono i numerosi emendamenti approvati dal Consiglio regionale che introducono elementi di novità e maggior incisività operativa per l’ente.
A partire dall’inserimento del contrasto all’illegalità, tra gli obiettivi dell’organismo: il progetto di legge non conteneva all’origine nemmeno la parola “illegalità”.
Con un altro emendamento il M5S è anche riuscito a ottenere un maggior coordinamento e integrazione tra le funzioni di controllo e prevenzione della corruzione: ORAC dovrà coordinare anche gli organismi di controllo già esistenti negli enti e nelle partecipate del sistema regionale.
Un altro emendamento portato all’approvazione del M5S infine potenzia le possibilità dell’ente nel controllo sulla trasparenza e tracciabilità degli appalti regionali e dei contratti pubblici. È un risultato importante perché restituisce a ORAC parte delle funzioni del Comitato per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici istituito con la legge regionale antimafia, che scomparirà con l’entrata in funzione del nuovo ente di controllo regionale.
Ancora, l’ORAC dovrà lavorare coordinandosi (anche) con la commissione antimafia, cosa inizialmente non prevista nel progetto di legge. Insomma abbiamo fatto tutto il possibile perché nell’imbuto stretto di ORAC il contrasto all’illegalità non perdesse totalmente efficacia e dignità. “Ho apprezzato lo sforzo dell’assessore Caparini nel cercare maggiore condivisione possibile sul provvedimento” dichiara la consigliera, “ma ci separava la visione d’insieme e nonostante gli emendamenti questa legge non mette in campo gli strumenti e i mezzi necessari per una seria ed efficace lotta alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose.
Monica Forte – Portavoce M5S Lombardia e Presidente della Commissione regionale antimafia