Nella seduta del Consiglio Regionale di martedì 6 novembre, riceverà risposta l’interpellanza presentata il 3 luglio scorso dal portavoce del M5S in Regione Marco Degli Angeli concernente i Piani di Emergenza Esterna (PEE) la cui normativa di riferimento è il Decreto Legislativo n. 105 del 26/06/2015 con il quale il Parlamento Italiano ha recepito la Direttiva Europea 2012/18/UE conosciuta come “Seveso III”, relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.
La responsabilità della predisposizione dei PEE è in capo al Prefetto, d’intesa con la Regione e gli enti locali interessati. Il Prefetto, che deve consultare preventivamente la popolazione civile, agisce di concerto con il Comitato Tecnico Regionale (CTR); organo presieduto dai Vigili del Fuoco ed integrato da un rappresentante della Regione, da rappresentanti dell’ARPA e dell’ATS competente per territorio.
Il Consigliere Degli Angeli ricorda che: “Lo scopo dei PEE è quello di controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzare gli effetti e limitare i danni per l’uomo, l’ambiente e i beni; di mettere in atto le misure necessarie per proteggere l’uomo e l’ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti, soprattutto mediante la cooperazione negli interventi di soccorso con l’organizzazione di protezione civile; di informare adeguatamente la popolazione e le autorità competenti al ripristino e al disinquinamento dell’ambiente dopo un incidente rilevante”.
“Vorrei ricordare”, continua Degli Angeli, “che in Lombardia è allocato il 40 % della capacità nazionale di stoccaggio di gas naturale in sotterraneo e sono presenti 6 concessioni di stoccaggi di gas metano nel sottosuolo, di cui 5 attivi (Bordolano, Brugherio, Ripalta, Settala e Sergnano) e 1 autorizzato ma non attivo (Cornegliano Laudense). Ebbene, a seguito di un mio accesso agli atti in Regione del maggio scorso, ho scoperto che, dei 5 impianti attivi, solo 3 (Bordolano, Sergnano e Settala) sono dotati di Piani di Emergenza Esterna; per gli altri 2 è ancora in corso la redazione del Piano, nonostante la normativa vigente imponga la presenza di questo documento e nonostante nel 2015 il Consiglio Regionale, con l’approvazione della Mozione 385, abbia invitato l’allora Giunta Regionale ad attivarsi per sollecitare la predisposizione di Piani di Emergenza Esterna per queste attività presenti sul territorio lombardo laddove essi erano mancanti”.
“Ritengo che non sia più possibile attendere oltre per la predisposizione dei Piani di Emergenza Esterna dei siti di stoccaggio di Brugherio e Ripalta. Vogliamo sapere da Regione Lombardia se si è attivata in tal senso, perché i PEE di questi due siti non sono stati ancora predisposti, quali sono le tempistiche relative alla redazione dei PEE, se sono state concluse le istruttorie sui rapporti di sicurezza da parte del CTR per i 6 impianti di stoccaggio attivi ed ultimo ma non meno importante, con quali modalità sia stata coinvolta e consultata la popolazione civile per la predisposizione dei PEE. Coinvolgimento espressamente previsto dalle normative europee di riferimento”, conclude il Consigliere regio