Oggi l’Assessore Bolognini ha risposto in Aula a un’interrogazione del Consigliere Di Marco, confermando le incertezze su tempi e modalità dei lavori di riqualificazione urbana a Giambellino/Lorenteggio e confermando la presenza di inquinanti, compresi idrocarburi, in alcuni siti dell’area in oggetto.
Nel merito il Consigliere Di Marco dichiara:
“Pochi giorni fa il Sindaco Sala e il Governatore Fontana hanno dichiarato che i lavori sono in ritardo e che presto apporteranno modifiche al progetto di riqualificazione di Lorenteggio; quali modifiche e in che tempi per ora non è dato saperlo. Ho quindi sollecitato la Giunta Regionale a garantire la corretta esecuzione delle opere previste, assicurando tempi certi e chiarendo alla cittadinanza quali sono le variazioni al progetto originale che Regione, Comune ed ALER intendono apportare.
Nella sua risposta odierna alla mia interrogazione l’Assessore Regionale Bolognini ha poi confermato le incertezze sullo svolgimento dei lavori e ha specificato che, ad esempio, nel sito di Via Lorenteggio n. 181 vi sono punti con presenza di inquinanti, compresi idrocarburi, con necessità di bonifica. Ha anche annunciato che sono ancora in corso le analisi sui possibili inquinanti in altri siti, i cui esiti dovrebbero arrivare a Gennaio.
Sulla possibile presenza di inquinanti nei terreni, è stato sconcertate ascoltare l’Assessore Leghista asserire che tale circostanza era imprevedibile all’inizio dell’iter del progetto di riqualificazione, e che ora ci si augura e si spera che le risultanze delle analisi non ritardino i lavori. Eppure non ci voleva la sfera di cristallo per prevedere che in terreni con un importante passato industriale potessero essere presenti residui inquinanti!
E non solo: ho anche fatto notare all’Assessore che ci sono documenti pubblici di ARPA, Ente regionale!, che attestano già nel 2012 criticità sotto il profilo dello stato di salute ambientale di alcune falde a Giambellino, quindi non ci sono giustificazioni alle mancanze di Regione nel prescrivere fin dall’inizio del progetto, quindi prima dell’apertura dei cantieri, un monitoraggio ambientale più approfondito.
La cosa sorprendente, infatti, è che le analisi per individuare l’eventuale presenza di inquinanti siano state avviate solo – nel corso di questa estate – a lavori già iniziati, tramite effettuazione di carotaggi da parte di Infrastrutture Lombarde, quando il buon senso suggerirebbe di fare le indagini ambientali prima di aprire i cantieri.
Regione, Comune ed ALER, che ben conoscono la storia industriale dell’area Lorenteggio/Giambellino, non potevano pensarci prima?
L’area di Lorenteggio/Giambellino ha urgente bisogno di questa riqualificazione, sia per la vetustà di molti stabili di edilizia residenziale pubblica, sia per il degrado che caratterizza alcune aree del quartiere, come dimostrano anche i blitz delle forze dell’ordine riportati dalla cronaca recente. Problemi che derivano da anni di mala gestione del settore case popolari da parte delle maggioranze di Lega e centrodestra in Regione.
I cittadini della Milano delle case popolari non vogliono più chiacchiere, ma serietà e tempi certi per un progetto di riqualificazione urbana necessario e molto atteso, nonché una ricognizione ambientale approfondita e ad ampio spettro sull’area prima di riprendere i lavori, che devono proseguire fornendo alla cittadinanza tutte le informazioni del caso riguardo tempi e modalità di attuazione del progetto che oggi rischia di diventare l’ennesimo pasticcio targato Regione ed Aler. Come M5S continueremo a monitorare questa vicenda”.