“Nei vari impianti dell’impianto industriale di trattamento rifiuti A2A sito fra i Comuni di Giussago (PV) e Lacchiarella (Mi) vengono già oggi trattati annualmente 150.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani, 38.000 tonnellate di frazione organica e di raccolta differenziata, 120.000 tonnellate di rifiuti e polveri da inertizzare: in un simile contesto è impensabile che gli Enti locali approvino un’ulteriore espansione del già enorme impianto di gestione rifiuti, motivo per cui ho depositato oggi un’interrogazione che chiede a Regione il rigetto del progetto di ampliamento”, dichiara il Consigliere Di Marco, che prosegue: “Lacchiarella è un piccolo Comune di 9.000 abitanti che non può ospitare altri impianti industriali impattanti sull’ambiente: si pensi ad esempio alle emissioni inquinanti del traffico su camion in entrata e in uscita per la movimentazione dei rifiuti, o al consumo di suolo connesso al progetto. Non si tratta di un suolo qualsiasi peraltro, perché parliamo di terreni classificati come “ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico”: di conseguenza, chiediamo con questa interrogazione che Regione Lombardia, anche tramite le controllate ARPA e ATS, sollevi tale vincolo ostativo che potrebbe motivare il rigetto del progetto. Inoltre, l’interrogazione chiede, come previsto da una normativa spesso di fatto disapplicata, che Regione, ARPA e ATS valutino l’effetto cumulo degli inquinanti previsti dal progetto rispetto anche agli inquinanti emessi dagli impianti impattanti già esistenti sia nel Comune di Lacchiarella sia in quelli limitrofi. Siamo infatti in una situazione già critica per i rischi per ambiente e salute, lo riconosce persino la società proponente A2A che argomenta che dato che il territorio è già compromesso l’ampliamento richiesto dell’insediamento industriale non potrà peggiorare più di tanto la presenza già molto impattante di inquinanti sul territorio. Questa ovviamente per noi è una logica aberrante che va ribaltata: proprio perché l’ambiente di Lacchiarella è già sotto stress non devono essere aggiunti ulteriori carichi inquinanti!
Sono gli stessi motivi che ci portano ad essere contrari al progetto di nuova mega logistica Carrefour a Lacchiarella: sia la megalogistica sia l’ampliamento dell’impianto A2A sono progetti con forti ricadute su ambiente, e quindi potenziali rischi per la salute, nonché sul traffico, e di conseguenza gli Enti preposti dovrebbero rigettarli. Nel caso di A2A c’è per di più il vincolo ostativo sopra menzionato, per cui se le Istituzioni vogliono fermare il progetto hanno tutti gli strumenti per farlo. Da parte nostra, come M5S continueremo a monitorare la situazione”.