La scorsa settimana, il Presidente di Stradivaria Spa Carlo Vezzini si era dimostrato dispiaciuto per i toni critici del M5S in merito all’autostrada Cremona Mantova. Aveva infatti affermato Vezzini: “Mi spiace – aggiunge rivolto ai detrattori, ad esempio M5S che con Marco Degli Angeli ha espresso forti riserve – che si metta ancora in dubbio la possibilità di redigere un piano finanziario credibile”.
Non si è fatta attendere la risposta del Consigliere Regionale del M5S Marco Degli Angeli, che conferma e rincara la dose. “È dal 2003, più di 15 anni, che l’autostrada Cremona – Mantova è sul piatto delle grandi opere e non si è mai visto alcun piano economico-finanziario degno di tale nome. In attesa di quest’opera progettata male, sovradimensionata e presente solo nella fantasia di una classe politica che vive fuori dal tempo, i cittadini e le imprese di quelle zone della Lombardia sono rimasti fermi al palo ed i loro territori hanno perso competitività a causa di ponti non mantenuti, ferrovie dimenticate e strade mai messe in sicurezza e mai velocizzate. Vorrei sapere dal Presidente Vezzini e da Stradivaria se dal Piano Economico Finanziario (che dopo quasi 20 anni ci aspettiamo essere impeccabile) si può già evincere quale sarà l’importo dei pedaggi da pagare? Quanto pagheremo per andare da Cremona a Mantova!? Quanto peserà quest’opera sulla collettività? Ci troveremo di fronte ad un’altra Bre.Be.Mi. o ad un’altra TEEM in cui per fare alcune decine di chilometri i cittadini sono costretti a pagare delle cifre spropositate? Per percorrere tutti i 62 km della Bre.Be.Mi, infatti, i cittadini oggi pagano 11,90 €, ben 19 centesimi al chilometro. Per la TEEM il discorso non cambia molto, 5,60 € per 32 chilometri, 17 centesimi al chilometro. Morale della favola? Queste nuove “grandi opere” sono quasi sempre deserte ed i cittadini per risparmiare preferiscono percorrere ancora le autostrade e le statali esistenti prima della costruzione di queste due grandi opere infrastrutturali”. Continua il Consigliere Degli Angeli: “Perché abbandonare l’idea di un raddoppio parziale e di una vera riqualificazione della SS 10 che proceda in sinergia con il raddoppio della Linea ferroviaria? Perché non lavorare su un accordo di programma che metta insieme Regione, Anas, Rfi per arrivare alla soluzione ottimale, sostenibile e realizzabile in tempi certi? Il Movimento 5 Stelle non è, come dicono in molti il movimento dei NO, è il movimento dei tanti SÌ. Sì per le opere di cui il territorio ha realmente bisogno senza spreco di denaro pubblico. Certo è che se questa politica che guarda solo alle scadenze elettorali vorrà andare avanti su quest’opera il M5S non farà sconti e farà da cane da guardia per evitare brutte sorprese per i cittadini e le imprese”.