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Discarica Mariano, va chiusa e va incentivata l’economia circolare

“Basta proroghe sulla chiusura della discarica e incentivi alle politiche necessarie per favorire l’economia circolare”.

Questi i concetti ribaditi dai portavoce del Movimento 5 Stelle che hanno organizzato oggi pomeriggio una conferenza stampa a Mariano Comense dopo l’incendio avvenuto lunedì alla discarica di via del Radizzone.

L’impegno, rimarcato dai consiglieri comunali Carmen Colomo e Roberto Tagliabue, è di eliminare immediatamente il sito di smaltimento dei rifiuti che ha creato gravi problemi negli ultimi anni. A partire dal 2013 quando tra esposti, proroghe e un primo inquietante rogo, la discarica di Mariano Comense è balzata agli onori delle cronache a discapito della salute e delle tasche dei cittadini.

“L’Amministrazione in carica aveva dato vita a una campagna mediatica promettendo che la discarica sarebbe stata chiusa. Ma di recente ha siglato
un contratto con una nuova società che è comunque una costola di quella che ha gestito la discarica negli ultimi trent’anni. Quando queste società hanno cominciato a non pagare le royalities concordate, sono cominciati gli incendi.

Ci sono stati 13 proroghe tra integrazioni e modifiche e ora le generazioni future dovranno fare i conti nei prossimi trent’anni con un ambiente contaminato”, ha detto Carmen Colomo.

Roberto Tagliabue ha sottolineato come “alle parole devono seguire i fatti. Oggi il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che può promettere la chiusura della discarica. I cittadini che abitano nei dintorni sono stanchi. E anche noi ci siamo stufati di questa presa in giro. Abbiamo il dovere di assicurare ai nostri figli un futuro migliore”.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, presente anche lunedì a Mariano per seguire da vicino le operazioni di spegnimento del gigantesco rogo: “Inutile nasconderlo: in Lombardia il problema degli incendi dolosi nelle discariche c’è. Solo a Mariano ne sono scoppiati tre negli ultimi anni. Secondo il Rapporto sulla Presenza delle Mafie in Lombardia, recentemente presentato, la provincia di Como è seconda solo a Milano per le infiltrazioni mafiose. Dobbiamo mantenere alto il livello di allerta”.

Erba ha poi risposto alle dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo che durante il suo sopralluogo in via del Radizzone ha attribuito parte della responsabilità al Ministro Sergio Costa se l’economia circolare non è ancora decollata.

“In Lombardia la media della raccolta differenziata è del 69%: siamo indietri rispetto ad altre zone d’Italia più virtuose – ha osservato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – Questo dipende anche dalle mancanze dell’assessore Cattaneo che non sta portando avanti una politica di riconversione delle aziende esistenti favorendo la diffusione e la commercializzazione di nuovi materiali meno inquinanti. Puntando sull’economia circolare si potrebbero quindi puntare sullo sviluppo e creare nuovi posti di lavoro”.

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