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Le voting machine arrivano ai centri per l’impiego

Le voting machine utilizzate per il referendum consultivo sull’autonomia e non ancora assegnate alle scuole, circa 5 mila, saranno finalmente affidate ai centri per l’impiego lombardi (tramite le Province e la Città  Metropolitana di Milano che li gestiscono), oltre che ai Comuni e agli altri enti pubblici o associazioni del terzo settore che ne faranno richiesta.

“Lo avevamo chiesto a dicembre con una mozione approvata dal Consiglio Regionale che oggi diventa realtà”, spiega soddisfatta la portavoce del M5S Lombardia Monica Forte che ha portato avanti l’iniziativa ottenendo anche uno stanziamento di 750mila euro per i centri per l’impiego.

Sulle voting machine la Giunta regionale della Lombardia ha approvato una delibera lunedì scorso, prevedendo che una prima tranche di mille tablet sia distribuita subito per le attività dei centri.

Per Forte, “quando le proposte sono buone si può trovare una convergenza utile.

Sostenere i centri per l’impiego è un obiettivo prioritario sia in vista dell’avvio della distribuzione del reddito di cittadinanza, che sarà un’incombenza ulteriore, sia per restituire un servizio essenziale ai cittadini. Inoltre è un segnale positivo nell’ottica del riutilizzo e contro lo spreco: pagavamo un canone per il deposito delle voting machine e con il tempo e i miglioramenti tecnologici sarebbero risultate oltre che inutilizzate del tutto inutili. È bene invece che siano utilizzate nell’interesse dei cittadini”.

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