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Aborto al sicuro: un diritto ancora ostacolato.

Questa mattina la Commissione regionale Sanità della Lombardia ha audito i soggetti promotori della campagna “Aborto al sicuro” che, il  19 aprile scorso, avevano depositato 8500 firme in Consiglio regionale per chiedere, attraverso una legge di iniziativa popolare, che la legge 194 trovi piena e reale applicazione.

Monica Forte, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “Questa legge chiede la piena attuazione della 194, non è un referendum pro o contro l’aborto.

Il quadro riportato dalle testimonianze è devastante: il diritto delle donne ad abortire in sicurezza è ancora ostacolato, con la conseguenza che è ancora alto il numero di donne che ricorre all’aborto clandestino.

A oltre quarantanni dalla legge 194 i problemi di applicazione sono enormi.
Quando abortire, come abortire e i limiti all’aborto purtroppo sono spesso sconosciuti a chi offre servizi sanitari, ai medici di base e alle donne, soprattutto se giovani. I percorsi post aborto, con la contraccezione a lungo termine, sono per lo più a carico della donna.

La Lombardia può fare da apripista: abbiamo il dovere di garantire alle donne di poter abortire in sicurezza e legalità. Possiamo rendere la nostra regione una cabina di regia per una gestione della legge in vigore coerente su tutto il territorio. I benefici per le donne saranno incalcolabili anche e soprattutto in termini di prevenzione. Mi auguro che il percorso di approfondimento in Commissione sia tale da poter giungere al voto in Consiglio con la dovuta e necessaria consapevolezza sul tema”.

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