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ALER: gli inquilini pagano la cattiva gestione della Lega Nord

? ALER: GLI INQUILINI PAGANO LA CATTIVA GESTIONE DELLA LEGA NORD

Si è svolta giovedì 16 gennaio l’audizione in Regione Lombardia delle ALER (Aziende per l’edilizia residenziale pubblica) in merito ai bilanci consolidati del 2018, pubblicati pochi giorni fa.

La prima a intervenire è stata Aler Milano, che è anche l’azienda più problematica per quanto riguarda appunto il bilancio e la tenuta finanziaria.

Il consigliere Nicola Di Marco, che da sempre si occupa dei disagi e delle problematiche degli stabili Aler, sottolinea come questo incontro abbia di fatto confermato l’inadeguatezza della gestione, dipingendo un quadro roseo che fa a pugni con la realtà del degrado quotidiano dei quartieri popolari.

ALCUNI DATI IMPORTANTI:

➡️ Il 40% degli inquilini ALER sono famiglie in difficoltà economica che pagano canoni minimi.

➡️ la riforma regionale del settore casa impone un tetto del 20% al numero di famiglie indigenti che possono accedere agli alloggi popolari.
‼️In pratica, quando la riforma targata Lega e centrodestra sarà a pieno regime il numero degli indigenti nelle case popolari si dimezzerà, passando dall’attuale 40% dell’inquilinato al 20%.‼️

“Ciò che Regione e ALER stanno facendo è, in pratica, fare cassa a spese degli ultimi. Sono quindi intervenuto durante l’audizione per dire che i problemi che ALER Milano dovrebbe risolvere sono ben altri.

? L’azienda dovrebbe ridurre, invece di far lievitare, il debito con i fornitori, che dagli anni di Maroni (2013) ad oggi è passato da 61 a 74 milioni di euro.

? C’è poi il problema dei titoli finanziari tossici, i derivati sottoscritti anni fa che continuano a produrre perdite ingenti: devono essere chiusi al più presto.

? La manutenzione ordinaria degli alloggi deve essere potenziata: l’Azienda mediamente spende in questo un terzo dell’omologa lombarda più virtuosa. Per non parlare della manutenzione straordinaria: per sua stessa ammissione ALER Milano non riesce a fare interventi straordinari se non tramite finanziamenti esterni.

Anche Regione deve fare la sua parte, investendo di più nel settore: come M5S proponiamo da tempo di destinare a tal fine l’1% del bilancio regionale. Insomma, l’audizione è stata un’occasione persa per affrontare quelle che sono le vere problematiche del settore diritto alla casa. Come M5S continueremo a monitorare la situazione insistendo per un cambio di rotta a favore dei sacrosanti diritti degli inquilini delle case popolari”.

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