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Pubblicità servizi sanitari all’ingresso dell’ospedale: va rimossa

? La pubblicità di servizi sanitari privati all’ingresso dell’ospedale va rimossa.

Alcuni giorni fa il consigliere Gregorio Mammì aveva considerato poco etica la presenza di pubblicità di un servizio privato in un ospedale pubblico.

La deputata Valentina Barzotti per il M5S prendendo spunto dalla problematica sollevata dal consigliere Gregorio Mammì – M5S Regione Lombardia dichiara:
?«La Direzione Generale della ASST ci dice che i servizi pubblicizzati non sono in concorrenza con il sistema sanitario pubblico e non lo sostituiscono. Francamente, ci sembra che i servizi in questione siano servizi squisitamente sanitari, come peraltro evidenziato dal sito internet di questa società che fa riferimento addirittura “ad ogni necessità sanitaria anche post ospedaliera”. Si fa anche espressa menzione all’assistenza notturna all’interno dell’ospedale: sarebbe proprio il caso che la Direzione ci spiegasse un po’ più nello specifico quali sono le sue intenzioni»

Gregorio Mammì dichiara:
?«L’iniziativa, su cui pretendo sia fatta totale chiarezza, non è etica. È l’emblema del fallimento del modello di sanità che la Lega e Forza Italia raccontano essere il migliore. Ormai in Lombardia la Lega ha in mente un modello dove chi può pagare ha diritto ai servizi sanitari e il comune cittadino deve accontentarsi di lunghe liste d’attesa, tagli ai contributi per i disabili e code infinite. Altro che eccellenza sanitaria, lo slogan della Lega è ormai ‘sanità solo privata e solo ai ricchi»

Barzotti aggiunge:
?«È opportuno un chiarimento sugli accordi presi con questo privato che gode sia di uno spazio ampio in apertura all’ospedale, che di un ufficio interno all’ospedale stesso. In questo senso sarà nostra cura acquisire il testo della convenzione in forza della quale vengono dati in uso spazi di un ospedale pubblico.
In secondo luogo, ci sembra che la scelta di questa pubblicità abbia gli estremi di una condotta commerciale scorretta ancorché aggressiva in violazione delle disposizioni del Codice del consumo»

‼️ Il M5S chiede infine “alla Direzione di rimuovere la pubblicità in oggetto, diversamente valuteremo ogni iniziativa utile per inibire la condotta in questione”.

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