Il Covid 19
Da un paio di mesi viviamo circondati dal Covid 19, non c’è una nostra azione o un momento della giornata che non siano condizionati dal virus, sfortunatamente dovremo conviverci ancora per parecchio tempo. Ci ha portato dolore, disperazione e lutti, persone morte senza una carezza, senza un bacio o la purezza di una lacrima. Ditte piccole e grandi, artigiani che hanno abbassato le serrande e non potranno più alzarle, una vita di lavoro, di sacrifici buttata al vento, al vento dell’est. Quanti operai che alla mattina non potranno più recarsi al posto di lavoro mentre le spese quotidiane resteranno, umiliazione, disperazione e dolore.
Di chi è la responsabilità di tutto questo?
Del maledetto virus in primis, ma non dobbiamo dimenticarci delle persone che hanno gestito la pandemia e che hanno l’obbligo di farci uscire da questo incubo.
Politici che non hanno saputo cosa fare, incertezze, incapacità e apparizioni in televisione spesso inutili, editti non chiari e tanta confusione, questo lo abbiamo visto sia a livello regionale che centrale.
Per correttezza va detto che parecchi esperti o presunti tali hanno detto di tutto e il contrario di tutto confondendo o spaventando la popolazione.
Una riflessione appare doverosa, spesso abbiamo sentito dire che gli italiani si sono comportati bene seguendo le norme dettate dal governo, non sono state le norme spesso confuse, mascherina si, mascherina no, ma ha pesato in modo significativo il martellamento delle televisioni che incessantemente ha mostrato camion militari pieni di bare con cadaveri, ambulanze a sirene spianate, la visione di persone in ospedale intubate, tutto questo e altro ancora ha innescato la grande paura della morte, donne e uomini abbandonati in case di cura e trattati senza amore e rispetto ma come semplici numeri, sicuramente molti nostri animali domestici, come gatti o cani, ricevono più attenzione e amore. Queste sono state le vere paure che hanno agito e hanno indotto la maggior parte degli italiani ad un comportamento corretto, mantenendo il distanziamento e l’utilizzo delle mascherine, non gli editti spesso confusi di alcuni nostri politici. Il veder morire persone in giovane età, medici e infermieri, ha pesato nel modificare il comportamento, non le apparizioni in televisioni del nostro primo ministro o di altri politici.
Il Covid 19 ha livellato portando tutti sullo stesso piano, ricchi, poveri, belli o brutti, la ripartenza sarà difficile ma non impossibile, serve credere in un domani e lottare.
Dobbiamo credere ed essere speranzosi, speriamo che i governanti abbiano imparato la lezione e si dimostrino all’altezza nel ricostruire e far ripartire l’Italia dalle macerie. Come ho detto il Covid 19 ha portato povertà e dolore, in cambio ci ha regalato cieli tersi senza polveri dannose o gas inquinanti, i rumori che erano assordanti ora sono un ricordo, si può sentire il cinguettio di un uccello e lo sbattere delle foglie mosse dal vento.
Vorrei però attirare l’attenzione del lettore su di un altro aspetto, abbiamo avuto un numero molto alto di morti e purtroppo altri ne arriveranno, una stima fatta dall’ISS parla del doppio dei decessi rispetto agli anni scorsi, eccetto per Roma dove le morti sono inspiegabilmente calate nel periodo di Covid 19. Nelle regioni padane le morti sono state tante, troppe e le grida della gente si sentono ogni giorno, vorrei che si ponesse per un attimo attenzione, nel nord dell’Italia ogni anno si verifica una pandemia che è almeno tre volte maggiore da quella indotta dal Covid 19, cioè: almeno di tre volte risulta maggiore il numero dei morti per la cattiva qualità dell’aria.
I morti sono circa 50.000 ogni anno, nessun politico si è mosso o ha preso in mano il problema.
Mi domando quale sarebbe la differenza tra un morto per il virus e uno per i contaminanti presenti nell’aria, nessuna.
Terminata questa tragedia si spera che chi ci governa nelle regioni del nord e chi sta a Roma inizi ad elaborare un piano per rendere l’aria della pianura padana respirabile e si possano, anzi si debbano, ridurre in modo drastico i morti. I cittadini del nord non devono subire e pagare l’equivalente di tre Covid 19 ogni anno.
Roberto Cenci consigliere regione Lombardia M5S