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Mettiamo le Idee in comune #40 – Capodanno senza scoppio di botti e petardi.

Mettiamo le Idee in comune #40 – Capodanno senza scoppio di botti e petardi.

Ogni anno le cronache giornalistiche riportano notizie sui danni provocati dai c.d. botti di Capodanno, sono centinaia i feriti e purtroppo vengono registrati anche esiti mortali, moltissime le persone che subiscono danni permanenti;

Un effetto meno conosciuto dei botti di Capodanno è il danno che subisce la fauna selvatica, come segnalato dal Wwf si stima che ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiono a causa dei botti di fine anno;

Nell’80% dei casi si tratta di animali selvatici, soprattutto uccelli e tra i quali non mancano casi di rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento ed effettuano una fuga istintiva rischiando di rimanere feriti. In altri casi gli animali abbandonano il loro dormitorio invernale, alberi e siepi e tetti delle case, vagando anche per chilometri e non trovando altro rifugio rischiano di deperire per il freddo. A ciò va aggiunto anche lo stress indotto dai botti, anch’esso causa frequente di morte per infarto.

Non sono risparmiati nemmeno gli animali domestici. L’effetto nefasto sugli animali è dovuto in particolare alla soglia uditiva molto più sensibile rispetto a quella umana.

Un altro effetto dannoso, quanto poco conosciuto, prodotto dai botti di Capodanno è l’inquinamento atmosferico, infatti la quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva, con concentrazioni non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo nell’aria.

Per questi e molti altri motivi, proponiamo una mozione che chieda al comune di riferimento. di procedere con una Ordinanza sindacale urgente per “vietare l’accensione di polveri, liquidi infiammabili o fuochi o mortaretti, petardi e simili nelle strade, giardini pubblici, zone boschive o in qualsiasi luogo pubblico di tutto il territorio comunale, a partire dal giorno 15 dicembre fino al giorno 15 gennaio successivo.”

Anche nei comuni dove non è presente un portavoce M5S in consiglio, gli attivisti possono scrivere al sindaco o all’assessore competente e chiedere loro di attivarsi.

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