L’articolo di Roberto Cenci (Consigliere M5S Lombardia) su La Prealpina:
Sono comodamente seduto sulla mia poltrona, sorseggio un bicchiere di prosecco mentre il mio sguardo va verso il lago, momento di serena riflessione. Ho in mano un libro che un caro amico mi ha regalato, una lettura molto particolare e direi di grande attualità. Il libro racconta la storia di alcuni vaccini, delle prime esperienze fatte dall’uomo per salvare la vita a coloro che si ammalavano di vaiolo, non avrei mai creduto che tali esperienze risalissero a parecchie centinaia di anni fa.
Pensate, alla fine del diciottesimo secolo, medici avevano messo a punto sistemi per vaccinazioni di massa, tenendo in considerazione anche i risultati relativi alle guarigioni, una documentazione estremamente importante e utile anche oggi. A quei tempi e prima ancora la mortalità dovuta al vaiolo poteva toccare un terzo della popolazione infettata, con la “vaccinazione” si riduceva a poche unità percentuali, un successo enorme per quei momenti.
Il libro riporta come pure i reali inglesi si fossero fatti vaccinare per paura del contagio che avrebbe potuto portare alla morte. Pensate il metodo consisteva nel prendere delle pustole infette di bovino, appoggiarle sulla pelle del paziente che era stata precedentemente scarnificata. Se oggi si dovesse pensare al metodo utilizzato, nessuno e sottolineo nessuno si farebbe vaccinare, basta osservare il “rumore” che è stato creato e che si sente ancora attorno al vaccino per sconfiggere il Covid.
Questo metodo, mi permetto di definire un pochino “primitivo”, ha salvato nel corso degli anni molte vite umane. Veniamo a noi, le vaccinazioni che riceviamo da piccoli hanno permesso a tantissimi bimbi, divenuti adulti, di avere una vita sana, per una questione di correttezza va detto che una minima parte di bimbi vaccinati ha avuto problemi, a tale proposito potrei portare tanti esempi dove i vantaggi sono di gran lunga superiori agli svantaggi.
A questo momento ritengo doveroso un accenno ai vaccini per debellare il malefico Covid. Si è mosso il mondo scientifico realizzando in tempi brevi un miracolo, il vaccino, una corsa spasmodica che ha permesso di salvare tantissime vite, vorrei ricordare agli scettici i camion colmi di bare che le televisioni ogni giorno ci mostravano, al ricordo la pelle mi si accappona ancora e provo un dolore enorme.
Sempre i vaccini ci stanno riportando alla normalità, la gente può circolare più liberamente, molti hanno ripreso a lavorare, le aule scolastiche sono piene di giovani, i tifosi frequentano gli stadi e molto altro ancora, siamo ritornati a vivere. Questo grazie prevalentemente al vaccino, sempre dalla mia poltrona, il bicchiere di prosecco è vuoto, ripongo il libro ed entro in casa. Un pensiero mi viene alla mente, vorrei suggerire a quelle donne e a quegli uomini che ancora non si sono vaccinati di farlo, aiuteranno sé stessi e gli altri a vivere.