La Lega continua a raccontare la stessa vecchia barzelletta sul nucleare, una storia che rispunta ciclicamente, soprattutto in vista delle campagne elettorali. Dopo la storia della centrale nel quartiere di Baggio, oggi Salvini e Fontana ci riprovano annunciando che nel 2032 saremo pronti per il nucleare in Italia. Ma questa barzelletta non fa più ridere, soprattutto quando consideriamo che la Lega non è riuscita a costruire la Pedemontana in trent’anni e ora vorrebbe aprire una centrale nucleare in soli otto. Forse è il momento di cambiare argomento.
Se Salvini è seriamente interessato all’energia, perché non inizia rimuovendo le accise sui carburanti, come aveva promesso? Mentre lui gioca con i modellini, noi del Movimento Cinque Stelle stiamo già portando avanti soluzioni concrete. Abbiamo favorito la nascita delle Comunità Energetiche in Italia, unendo pubblico e privato per produrre energia rinnovabile e abbattere i costi in bolletta. Abbiamo introdotto il reddito energetico, permettendo anche alle fasce più deboli di installare sistemi per la produzione di energia pulita.
La crisi energetica e climatica richiede azioni concrete, non slogan vuoti e annunci improbabili. È tempo di passare dalle parole ai fatti.

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