Dopo le elezioni europee, il Presidente Fontana ha quotidianamente avvertito il bisogno di confermare pubblicamente l’Assessore Bertolaso, il quale oggi si è spinto fino a rimettere le deleghe nelle mani del Presidente: “Se c’e’ qualche situazione che può creare problemi”.
Parrebbe evidente che dentro la maggioranza si stia consumando una guerra di potere, intorno all’assessorato al Welfare. Il tutto mentre molti cittadini lombardi, adulti e bambini, sono senza medico di base e le liste d’attesa per esami e visite diventano ogni giorno più lunghe. Non c’è da stupirsi se il servizio pubblico regionale stia implodendo.
In questo contesto,  il Consiglio regionale è stato chiamato a votare il “Piano Socio Sanitario Lombardo 2024-2028”, in pratica le linee guida per il futuro della nostra sanità, scritte da un Assessore che, a quanto pare, non è più gradito nemmeno alla sua maggioranza.
Un “Piano Socio Sanitario” che si fonda sul presupposto di trattare la nostra salute come un business, un presupposto che il Movimento Cinque Stelle rigetta e che è lontano da quello che chiedono i cittadini lombardi, come confermano le 90mila firme raccolte in pochi mesi attraverso la petizione “Lombardia SiCura”.

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