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Desenzano, ogni giorno finiscono nel lago acque miste a reflui fognari

Le tematiche legate alla corretta gestione delle reti fognarie locali e alla difesa del nostro lago dagli effetti negativi dovuti allo sversamento di acque miste o contaminate da reflui sono al centro della nostra azione politica ormai da diversi anni.

Ricordiamo ad esempio quando nel 2017 realizzammo e pubblicammo un dettagliato censimento di tutti i punti di scarico a lago di acque di varia natura e provenienza presenti lungo la nostra costa, portando a conoscenza dell’opinione pubblica la complessità e vastità di una problematica che incide in modo diretto sul patrimonio più prezioso di cui dispone il nostro territorio, ovvero le acque del lago, da cui attingiamo acqua potabile, in cui ci immergiamo nella stagione estiva e di cui usufruiamo per svolgere tantissime attività, sia ludiche che di natura economica.

Quell’azione informativa e divulgativa contribuì in modo significativo a stimolare azioni correttive da parte degli enti preposti, portando ad investimenti sulle reti fognarie locali nei mesi ed anni successivi e quindi generali effetti benefici per la qualità delle acque del nostro lago.

I lodevoli interventi attuati in quel periodo non sono stati tuttavia sufficienti a sanare completamente le tante situazioni critiche e problematiche esistenti, anzi molte di queste continuano ad esistere e ad impattare negativamente ogni giorno sulla qualità e la salute dell’ambiente che ci circonda.

Il fatto poi che negli ultimi tempi non siano più stati programmati lavori significativi e da qualche anno si sia interrotto quel processo di generale riordino ed ammodernamento della rete fognaria locale ci ha spinto ad attivarci per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione che, se pur in modo forse poco visibile, continua a presentare criticità notevoli.

Abbiamo quindi avviato circa un anno fa una campagna di campionamenti di acqua di lago in prossimità di alcuni punti di scarico con l’obiettivo di verificare attraverso analisi microbiologiche svolte da un laboratorio certificato la presenza dei parametri indicatori di contaminazione da reflui fognari civili (Escherichia Coli e Enterococchi intestinali).

Sono stati individuati sul territorio cinque punti di prelievo in corrispondenza di altrettanti punti di scarico e svolti campionamenti in tre periodi distinti durante l’arco dell’anno avendo cura di effettuare i prelievi a distanza di diversi giorni da eventuali fenomeni piovosi, in modo da escludere gli effetti sulla qualità delle acque di scarico dovuti all’azionamento di eventuali scolmatori o scarichi di emergenza.

In questo modo i risultati delle analisi ci forniscono una fotografia di ciò che abitualmente fuoriesce da queste canalizzazioni durante i diversi periodi dell’anno in condizioni normali, indipendentemente da piogge o altri fattori eccezionali.

I punti oggetto dell’indagine sono stati:

– canale Villa Bober (Rivoltella): https://maps.app.goo.gl/awB1fsHSE1VCnTS76

– canale Villa de Asmundis (Rivoltella): https://maps.app.goo.gl/ujDwnFA8Wqrf6n2G9

– scarico porto di Rivoltella (Rivoltella): https://maps.app.goo.gl/oFVDUfks2jd8TVqB6

– scarico Maratona (Desenzano): https://maps.app.goo.gl/1BmRSbEbS83vuzhq5

– scarico Lungolago C. Battisti (Desenzano): https://maps.app.goo.gl/cHwjuZCE8f4qJ6ms5

I prelievi sono stati effettuati il 17 ottobre 2023, il 16 gennaio 2024 e il 15 luglio 2024.

Ci preme chiarire e sottolineare come queste analisi non intendano in alcun modo indagare il rispetto delle normative in termini di balneabilità delle acque, di cui si occupano già gli enti preposti, bensì verificare se e in che misura i punti di scarico considerati possano intercettare lungo il loro percorso tratti di fognatura contenenti acque miste o nere che finiscono per essere veicolate a lago anziché andare a depurazione, e quindi evidenziare su quali di questi punti potrebbero essere utili o necessari interventi di ammodernamento dell’infrastruttura e messa a norma della rete.

Il valore riportato in fondo alla tabella e utilizzato come riferimento per valutare la natura dei risultati ottenuti rappresenta il valore limite previsto dalla normativa sulla balneabilità delle acque interne per i due parametri microbiologici considerati (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo 30 marzo 2010).

Valori misurati prossimi o superiori a questi riferimenti ci consentono di affermare che in quel momento e in quello scarico vi è una presenza rilevante di inquinanti di origine fognaria e che quindi, con buona probabilità, lungo il suo percorso prima di sfociare a lago quel tratto di rete intercetta o recepisce in modo permanente reflui che dovrebbero invece finire nel collettore e andare a depurazione.

Come si evince dai dati raccolti tutti e cinque i punti oggetto di analisi presentano, in almeno uno dei periodi analizzati, valori abbondantemente superiori ai valori di riferimento per entrambi gli indicatori.

Alcuni di questi punti presentano valori elevati in tutti i periodi campionati (Canale de Asmundis, Maratona, Lungolago C. Battisti), quindi potenzialmente potrebbero scaricare reflui fognari a lago durante tutto l’arco dell’anno.

Appare evidente inoltre il legame tra i valori riscontrati e la stagionalità, si nota subito infatti come nel periodo estivo la presenza di inquinanti sia notevolmente superiore, e compaiano valori significativi anche in quei punti (canale Villa Bober e porto di Rivoltella) apparentemente “puliti” negli altri periodi.

In questo senso appare lampante il legame con la forte presenza di alloggi turistici e stagionali in tutto il territorio cittadino che nel periodo estivo si attivano conferendo in tratti di fognatura normalmente poco utilizzati.

Nel complesso il quadro che emerge è piuttosto preoccupante, alla luce dei dati riscontrati possiamo affermare con ragionevole certezza che tutti gli scarichi campionati conferiscono a lago nell’arco dell’anno, alcuni in modo continuativo altri con maggiore dipendenza stagionale, in modo indipendente da fenomeni piovosi (circostanza nella quale potrebbero eventualmente essere accettabili contaminazioni dovute alla presenza di sfioratori o scarichi di emergenza) quantità rilevanti di acque miste a fognatura che, oltre agli inquinanti oggetto delle analisi, potrebbero contenere quantità rilevanti di altri elementi nocivi quali sostanze chimiche di varia natura, detergenti, farmaci, rifiuti solidi, plastiche e microplastiche, etc..

Inoltre si deve tenere presente che, oltre ai cinque punti analizzati, esistono sul territorio comunale almeno altrettanti punti di scarico con caratteristiche analoghe dove è molto probabile si andrebbero a rilevare valori ed evidenze paragonabili a quelle sopra illustrate.

Non è secondo noi ammissibile continuare a ritenere accettabile e tollerabile, per una città che guarda al futuro e che fa del proprio lago una risorsa centrale sia da un punto di vista ambientale che economico, una situazione della propria rete fognaria locale così promiscua ed inefficiente, continuando a considerare come è stato per decenni il lago e le sue acque come possibile corpo recettore di reflui non depurati alternativo al collettore intercomunale dove, per vari motivi, questo non sia raggiungibile o correttamente collegato.

Erano stati avviati ormai alcuni anni fa investimenti virtuosi volti all’efficientamento della rete fognaria locale e alla risoluzione di alcune criticità, ma è mancata poi nel tempo la necessaria continuità e una programmazione pluriennale di lungo periodo che potesse portare ad una continua e progressiva operazione di miglioramento generale.

Crediamo sia quanto mai necessario stimolare e riattivare questi interventi affinché possano portare risultati tangibili nel medio e lungo periodo e benefici concreti sia all’ecosistema lacustre che a tutta la collettività che quotidianamente ne beneficia.

Da parte nostra proseguiranno e anzi aumenteranno queste iniziative di controllo, verifica ed informazione su una tematica che da sempre ci sta a cuore e che riteniamo prioritaria per la nostra città.

Un ruolo chiave in questo contesto lo riveste l’Amministrazione comunale, da un lato nel richiedere al gestore Acque Bresciane gli investimenti e interventi necessari ad affrontare il problema, e dall’altro agendo con ordinanze ed azioni mirate per promuovere il corretto collegamento delle abitazioni esistenti ai tratti di rete fognaria che via via vengono separati, se questo non avviene in maniera diffusa si rischia di rendere vani anche gli interventi di separazione operati sulla rete.

Si sottolinea che lo studio in questione è stato finanziato dalla Consigliera regionale Paola Pollini, e realizzato dal Consigliere comunale di Desenzano Andrea Spiller.

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