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Prolungamento M2. Torniamo al progetto sotterraneo

Da decenni ormai il territorio di Monza e Brianza attende il prolungamento della M2, per migliorare l’essenziale collegamento con Milano. La cittadinanza vorrebbe vedere realizzato il progetto originario del 2005, che prevedeva l’80% del tracciato in sotterranea, mentre al contrario il progettuale attuale, modificato fra il 2018 e il 2020, prevederebbe una metrotramvia di superficie. Con un’interrogazione depositata oggi in Regione ho quindi chiesto la revisione del progetto, per tornare allo scenario originale, anche considerando le criticità sollevate dalla cittadinanza.
L’infrastruttura di superficie interferisce pesantemente con il tessuto urbano: per questo i residenti preferiscono l’ipotesi sotterranea. La metrotramvia taglierebbe un quartiere di Brugherio in due, intersecando la viabilità stradale con possibile peggioramento del traffico già intasato.
Sia a Carugate che a Brughiero viene anche criticato l’impatto paesaggistico dei previsti terrapieni e viadotti: in queste realtà già diversi Consiglieri comunali si sono espressi criticamente sul progetto. La collocazione prevista per le fermate-stazioni viene giudicata inefficace ed inadatta a offrire una risposta adeguata alle esigenze di mobilità delle persone.
Mancando lo studio di fattibilità tecnica ed economica, siamo ancora di fatto nella fase progettuale: con la mia interrogazione, quindi, chiedo che si ritorni allo scenario originario.
Il tracciato sotterraneo non graverebbe sul traffico già intasato del territorio, anzi aiuterebbe a decongestionarlo offrendo un’alternativa comoda ed utile alla mobilità su gomma, con ricadute positive anche sulla qualità dell’aria oggi troppo inquinata. Inoltre, non avrebbe impatti paesaggistici, se non di piccola entità, su un tessuto urbano sovraccarico.
Per questi motivi come M5S chiediamo che Regione dia risposta alla sacrosanta richiesta dei cittadini di veder realizzata un’opera secondo l’ipotesi originaria, che era stata saggiamente studiata e ponderata.

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