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Autostrada Rho-Monza: non siamo carne da macello

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“Partiamo da un’evidenza: a Paderno Dugnano, a nord di Milano, vogliono realizzare un’autostrada a 14 corsie a cielo aperto, in sopraelevata, con ponte alto 40 metri, in pieno centro abitato, in nome di Expo, il cui disciplinare di gara è stato firmato da un funzionario indagato per turbativa d’asta. Contro quest’opera ci sono due mozioni, ignorate totalmente dal Governatore Maroni, una del Consiglio Provinciale di Milano e l’altra del Consiglio Regionale Lombardo (la 55 del 2013 approvata all’unanimità), oltre a diverse iniziative parlamentari volte a chiedere l’applicazione dei dispositivi delle due mozioni, e all’Ordine del Giorno a 5 stelle approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale Lombardo che invita la Giunta a introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, un sistema di valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche regionali di ogni assessorato.

Prendiamo ora un’altra evidenza: la Commissione europea procede contro l’Italia per la mancata osservanza delle norme di qualità dell’aria in numerose zone italiane relative a un pericoloso inquinante atmosferico, il particolato fine o PM10. Queste particelle, contenute principalmente nelle emissioni del traffico e degli impianti di riscaldamento domestico, possono causare asma, problemi cardiovascolari, tumore ai polmoni e morte prematura. Un secondo e ultimo avvertimento scritto è stato appena inviato all’Italia.
E valutiamo ora quanto è stato scritto nell’ultima delirante uscita di Regione Lombardia e Governo Letta (agosto 2013, che ha determinato la convocazione della Conferenza dei Servizi, ultimo atto procedurale prima dell’inizio degli scavi): il parere è favorevole all’autostrada purché, prima della messa in esercizio, “venga prodotta una relazione che stimi il numero di eventi attesi di mortalità e morbilità attribuibili all’esposizione della popolazione agli inquinanti determinati dall’opera”.

In conclusione, manca solo la conta dei morti!

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Questa situazione è da rivoluzione civile e sorprende non sia ancora avvenuta. L’Europa ci multa perché stiamo morendo soffocati dagli inquinanti dell’aria. L’OMS chiede di arrivare al 2020 valutando la salute dei cittadini anche e soprattutto in termini di benessere più generale. E Regione Lombardia e Governo Letta ci dicono che basta contare in quanti muoiono! Quale benessere ricavano i cittadini del nord Milano ad essere gassati, in nome di Expo, che dovrebbe “nutrire il pianeta”? Forse si è aperto un nuovo padiglione di Expo, dedicato alla “carne da macello”? La cultura dei nostri governanti è da brivido!

I nostri governanti non rispettano le normative europee. Non sono dotati di buon senso da buon padre di famiglia. Non sono dotati di un idea di progresso utile alla collettività. E, dichiarando per iscritto che quest’opera genererà morti da contare, dovrebbero essere denunciati per crimini contro l’umanità.
L’interramento era la soluzione, per tutti. E invece, per interessi “ignoti”, il progetto interrato non è stato mai considerato e si è arrivati alla Conferenza dei Servizi del 5 settembre con un progetto devastante per la salute dei cittadini, per il territorio e per l’ambiente. E ora ci vengono a dire che in questa partita gli unici “perdenti” saranno I cittadini, di cui vanno contati i morti. I cittadini oggi non sono più disposti a farsi sopraffare, non accetteranno mai di essere ancora una volta gli unici a perdere. All’egoismo e all’insensatezza c’è un limite! Questo è il punto: o si vince tutti, o non possono essere i cittadini gli unici a perdere. Con la loro vita! Noi non siamo carne da macello!
Chiunque condivida questo urlo di dolore può partecipare alla Conferenza dei Servizi che si terrà il prossimo 5 settembre, piazzale Morandi, 1, Milano. E’ terminato il tempo in cui qualche governante miope decide della nostra vita in una stanza chiusa del Provveditorato dei Lavori Pubblici”.

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