La collaborazione tra il senatore del M5S Luigi Gaetti e il Consigliere regionale Dario Violi, ha portato alla presentazione di un’interrogazione a risposta scritta ai Ministri della salute e dell’Economia e delle finanze per far luce sulla responsabilità dei componenti dei collegi sindacali coinvolti nello scandalo della sanità lombarda perché siano valutate eventuali responsabilità oggettive, come il mancato controllo, da parte dei membri dei collegi.
Per Dario Violi e Luigi Gaetti: “Il collegio sindacale è un organo indipendente che ha il compito di vigilare sull’attività degli amministratori nonché di controllare che la gestione e l’amministrazione di una società si svolga nel rispetto della legge. In caso di danno alla società risponde in solido con gli amministratori qualora il danno si sarebbe potuto evitare attraverso l’azione di vigilanza prevista dalla legge. L’indagine, soprannominata operazione “Smile”, che ha visto coinvolte 21 persone (tra le quali il consigliere regionale Fabio Rizzi) con accuse di vario titolo, è infatti partita dalla segnalazione di Giovanna Ceribelli, componente del collegio sindacale dell’azienda ospedaliera di Desio e Vimercate. Il collegio sindacale in questione, costituitosi nell’ottobre 2012 con un costo di circa 117.000 euro all’anno, è composto da 5 membri. Due di questi, il dottor Oreste Malatesta, presidente del collegio, e il dottor Nicola Palmieri, sono stati designati rispettivamente dal Ministero dell’economia e delle finanze e dal Ministero della salute. Sarebbe opportuno conoscere chi siano, in relazione alle notizie di stampa citate e alla gravità dei fatti che ne sono conseguiti, i componenti del collegio sindacale che non hanno firmato la relazione finale presentata dalla Ceribelli, quali siano le “resistenze” riscontrate in seno all’organo di vigilanza e se siano state rilevate responsabilità oggettive, come il mancato controllo, da parte dei membri del collegio”.
Per i due portavoce del M5S: “Viene da chiedersi, a questo punto, a quanto ammonti il danno causato e se ci siano altri collegi che abbiano sollevato perplessità sulla natura degli appalti sottoscritti da altre strutture sanitarie con le società private riconducibili alla Canegrati. Infine ci si domanda se abbiano provveduto alla sospensione o all’interdizione dagli elenchi dei revisori contabili di tutti i membri del collegio che, non avendo ottemperato al proprio dovere di vigilanza neppure di fronte alle criticità sollevate a più riprese dalla Ceribelli, abbiano comportato in questo modo un grave danno ai cittadini, nonché uno spreco di soldi pubblici. Non dimentichiamo, poi, tutti i collegi sindacali delle strutture sanitarie coinvolte dallo scandalo pare non abbiano ravvisato nessuna infrazione. Insomma, quali iniziative saranno adottate per evitare che fatti come quelli descritti si ripetano in futuro?”.