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Click Day: ennesimo pasticcio di Lombardia Informatica

Il portavoce regionale del M5S Lombardia Gianmarco Corbetta ha depositato un’interrogazione alla giunta per fare chiarezza, ancora una volta, sul metodo del Click Day (o forse dovremmo chiamarlo Click Fail). Se pochi mesi fa denunciavamo una violazione del diritto di accesso ai bandi regionali, oggi il caso riguarda alcune criticità legate al bando Formazione continua. In particolare, come emerso dalle segnalazioni degli utenti, il 12 aprile 2016, giorno di apertura della presentazione delle domande, i soggetti interessati a partecipare al bando non sono riusciti a connettersi al portale SiAge a causa di un malfunzionamento del sistema.

Come confermato nella stessa comunicazione inviata agli utenti da Regione Lombardia un paio d’ore dopo il disservizio, il motivo del malfunzionamento è riconducibile a un errore di valutazione di Lombardia Informatica che aveva programmato il sistema per gestire 2000 domande da inserire in due giorni. Dimensionamento che si è rilevato fortemente sottostimato, poiché nella sola mattina del 12 aprile sono state registrate 39.700 visite sul portale SiAge, di cui almeno 10.000 relative al bando Formazione Continua.

“Con la nostra interrogazione – dichiara il portavoce regionale del M5S Gianmarco Corbetta – chiediamo a Regione Lombardia di sospendere l’istruttoria in atto fino all’esito dei controlli relativi alla trasparenza e funzionalità. Chiediamo inoltre, alla luce degli innumerevoli disservizi causati da Lombardia Informatica, di rafforzare il sistema dei controlli inviando anche un report puntuale sulla funzionalità del sistema alle Commissioni consiliari competenti. Tra i pasticci del Click-Day e la vicenda relativa alla piattaforma MUTA, con la privacy dei cittadini messa a rischio e la conseguente condanna del Garante, Lombardia Informatica, una partecipata che gestisce 190 milioni di fondi pubblici che dovrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini, nei fatti la sta peggiorando. Non basta stanziare i fondi per i bandi se poi le piattaforme non funzionano. Regione Lombardia dovrebbe garantire il corretto funzionamento di tutto l’iter processuale, anche perché per preparare le domande di accesso ai finanziamenti regionali aziende ed enti pubblici investono risorse in termini di tempo e costi.”

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