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Referedum costituzionale: Lombardia manda un segnale a governo abusivo di Renzi

Con il sì del Consiglio regionale della Lombardia si richiede ai sensi dell’art. 138 della Costituzione, insieme ad altri quattro consigli regionali, l’indizione del Referendum popolare sulla modifica della Costituzione voluta da Renzi, come segnale politico forte da parte delle regioni che sono pesantemente coinvolte da questa revisione votata dal Parlamento e che toglierebbe loro molti poteri, in aggiunta alla richiesta già effettuata dai parlamentari. La richiesta è in continuità con la strategia nazionale del Movimento che sta organizzando una mobilitazione nazionale per ridare voce ai cittadini su un passaggio così importante e con l’indicazione di votare NO a questa revisione. Per Eugenio Casalino, portavoce del M5S Lombardia, “il sì del Consiglio regionale della Lombardia va a rafforzare la posizione del M5S per un grande dibattito nei prossimi mesi su questo stravolgimento della nostra Costituzione fortemente voluto da Renzi, Boschi e Verdini. L’iniziativa lombarda affianca quella dei portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento che hanno già firmato la richiesta per il referendum e si unisce alla raccolta di firme per il medesimo referendum popolare che gli attivisti 5 Stelle hanno sostenuto in tutta Italia insieme al Comitato del NO.”

Eugenio Casalino – Portavoce Regionale del M5S Lombardia

 

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