Oggi si è tenuta la prima udienza del processo in cui è imputato il sindaco piddino Simone Uggetti, arrestato il 3 Maggio 2016 con l’accusa di turbativa d’asta e per aver tentato di distruggere le prove, che dopo 10 giorni di carcere a San Vittore e quasi un mese ai domiciliari, il sindaco PD è tornato al posto di comando come se nulla fosse successo.
Questa mattina, il cittadino lodigiano Massimo Casiraghi, attivista del MoVimento 5 Stelle di Lodi, ha richiesto di poter essere ammesso come parte civile nel processo in sostituzione al Comune inadempiente. Sulla base di quanto prescritto dal Tuel infatti qualsiasi cittadino può richiedere di costituirsi parte civile se l’Ente che ha subito il danno non si adopera per farlo.
Il Comune di Lodi, ancora guidato dal sindaco imputato Uggetti, ha però agire in tutela di interessi particolari di pochi, anzichè nell’interesse di tutti. Per mesi il MoVimento 5 Stelle ha chiesto che il Comune si costituisse come parte lesa, senza però ottenere mai una risposta.
Come ultimo atto di forza, il 19 Luglio con un ordine del giorno presentato dal Consigliere Comunale del M5S Luca Degano, il M5S chiedeva che la Giunta si impegnasse a costituirsi come parte lesa. Atto che ha scatenato il panico in aula, con la Giunta che ha quasi interamente abbandonato l’aula. Alla fine, dopo minuti di delirio in cui tutti correvano, il Vice Sindaco ha risposto che il Comune aveva richiesto una consulenza, commissionata proprio guarda caso il 19 Luglio, a due giorni dall’inizio del processo contro il sindaco.
Il 20 Luglio il Comune ha quindi comunicato che non aveva alcuna intenzione di costituirsi parte civile, una decisione che protegge il sindaco a scapito del bene della città, che senza l’azione del coraggioso cittadino, avrebbe dovuto subire il danno senza alcuna compensazione.
Questa è solo l’ennesima dimostrazione del menefreghismo degli amministratori del PD per il bene pubblico. Grazie però al coraggio di un cittadino e al supporto del MoVimento 5 Stelle, nonchè di centinaia di cittadini lodigiani che hanno portato il loro supporto al gruppo, i diritti dei cittadini potranno tornare ad essere anteposti agli interessi particolari degli amici del Partito Democratico.
Casiraghi spiega: ” La mia richiesta di essere ammesso come parte civile nel processo penale è conseguenza del danno che ritengo i cittadini lodigiani abbiano subito da tutta questa vicenda. Dal momento che il Comune non ha ritenuto opportuno attivarsi per costituirsi parte civile in difesa dell’interesse pubblico, ho deciso di farlo io, in sostituzione dell’Amministrazione, così come previsto dal Tuel. Il danno subito dai cittadini ritengo sia palese, così come ritengo lo sia l’inerzia del Comune nell’attivarsi per difendere l’interesse dei cittadini. Danni economici, definibili dal mancato incasso del bando contestato. Danni di immagine, in quanto per colpa del sindaco reo confesso la Città di Lodi e i suoi cittadini sono finiti sulle prime pagine di tutti i giornali. E danni di mancato usufrutto di un bene pubblico, dato che le due piscine comunali oggetto del bando ad oggi sono ancora chiuse. Di fronte all’inerzia del Comune quindi ho agito chiedendo di essere ammesso al processo in difesa dell’interesse dei cittadini. Ora aspetto fiducioso la decisione del giudice che dovrà pronunciarsi sulla mia richiesta. Ci tengo a sottolineare che qualsiasi danno che riconosciuto in fase processuale andrà interamente al Comune di Lodi, e quindi ai cittadini. La mia azione è guidata puramente da uno spirito civico. Il tentativo di far passare la mia azione come una mossa politica del MoVimento 5 Stelle è una forzatura pretestuosa. Prima di essere attivista del MoVimento infatti sono un cittadino lodigiano che come tale si aspettava un intervento del Comune a difesa dell’interesse pubblico.
Il MoVimento 5 Stelle, in quanto soggetto politico da sempre in prima linea per la difesa dell’interesse dei cittadini, mi è stato sempre vicino, sostenendomi umanamente durante questo duro percorso. In queste settimane ho ricevuto anche il sostegno umano di moltissimi cittadini lodigiani che non hanno nulla a che fare con il MoVimento, a dimostrazione che la presunzione di aver subito un danno da questa vicenda è un sentimento apolitico e trasversale.
Per Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S Lombardia: “Il Movimento 5 Stelle è da sempre impegnato nella difesa dell’interesse dei cittadini. Sembra invce chiaro che in questa vicenda il Comune di Lodi guidato da una Giunta PD sia più interessato a difendere l’interesse del partito piuttosto che quello dei cittadini”.