Con un’interrogazione regionale diretta al Governatore Maroni, il M5S chiede un intervento diretto di Regione Lombardia sulla questione che sta attanagliando circa 100 lavoratori del Trasporto Pubblico Locale in provincia di Pavia, a rischio del posto di lavoro a causa di un bando mal congegniato dalla Provincia di Pavia. Il M5S su questo caso si è attivato a tutti i livelli istituzionali dal Comune di Pavia, alla Regione Lombardia, al Parlamento e lo ha fatto in ragione della tutela dei livelli occupazionali, ma anche della salvaguardia della qualità dell’aria in Provincia di Pavia che è ormai allarmante.
Iolanda Nanni, consigliere regionale pavese del Movimento 5 Stelle, dichiara: ” Ho presentato un’interrogazione regionale a tutela dei circa 100 lavoratori del TPL della Provincia di Pavia che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa di un bando indetto dalla Provincia di PAVIA che presenta gravi criticità. Le più macroscopiche sono rappresentate dall’assenza, nel capitolato d’oneri, della clausola sociale, in spregio alle disposizioni normative a tutela dei livelli occupazionali, nonché l’assenza dell’impiego degli autobus a metano.
Il capitolato, infatti, contempla esclusivamente i mezzi alimentati a gasolio, vanificando l’attuale parco mezzi in servizio che è il secondo, per dimensione, della Lombardia e determinando l’alienazione dell’impianto di rifornimento di metano. Peraltro, sia l’impianto che i mezzi hanno beneficiato di contributi pubblici. Sulla questione, il Consiglio Regionale si era già impegnato ad intervenire mediante l’approvazione di una mozione in data 29 ottobre 2015.
La mozione impegnava la Giunta Maroni a valutare la conformità del bando di gara della Provincia di Pavia, soprattutto in relazione all’omesso inserimento della clausola sociale e all’omesso obbligo di mantenere ed incrementare il parco autobus alimentato a metano, nonché ad attivare ogni iniziativa idonea a salvaguardare i lavoratori. Trascorso quasi un anno dall’approvazione di questa mozione, oggi ho presentato un’interrogazione per chiedere a Maroni quali azioni in concreto sono state intraprese a tutela dei lavoratori del TPL e quali sono gli esiti della valutazione sulla conformità del bando di gara da parte dell’Avvocatura Regionale. Sappiamo che in data 15 dicembre 2015, l’Assessore Regionale alle Infrastrutture aveva richiesto all’allora Presidente della Provincia, Bosone, di fornire a Regione le informazioni in merito alle scelte effettuate, alle azioni intraprese ed in corso da parte dell’amministrazione provinciale in merito agli atti di affidamento del servizio di TPL posti in essere. Risulta, tuttavia, che a tutt’oggi, trascorso quasi un anno, la Provincia non abbia ancora risposto. Ciò sarebbe un atto di grave irresponsabilità istituzionale, in spregio al principio di collaborazione istituzionale fra enti pubblici. A questo punto, con la nostra interrogazione, chiediamo alla Regione di attivarsi con fermezza e sollecitudine per ottenere quelle risposte che l’amministrazione provinciale inspiegabilmente non ha ancora fornito alla Regione.
Il quadro della situazione si prefigura allarmante: la nostra Provincia è fanalino di coda in Lombardia per tasso di disoccupazione e non possiamo permettere che gli attuali livelli occupazionali in un settore strategico, quale è il trasporto pubblico locale, vengano minati da un bando di un’amministrazione provinciale, targata PD, che oltre a rischiare di produrre una perdita secca di un centinaio di posti di lavoro, rischia di causare un peggioramento dell’inquinamento ambientale nella nostra provincia che ha il record nazionale, al secondo posto dopo Milano, per decessi da inquinamento.”
Giuseppe Polizzi, consigliere comunale M5S, dichiara: “Anche sulla questione del Traposto Pubblico Locale, il Sindaco di Pavia Depaoli non ha tutelato gli interessi del territorio: Depaoli, da quando è stato eletto, è un Sindaco non pervenuto. Da ottobre 2014, il M5S denuncia in Consiglio comunale il pericolo di un licenziamento di massa e i danni alla salute dei cittadini con la dismissione degli autobus a metano. E’ bene che ora si trovino le soluzioni.
Siamo preoccupati per le forti tensioni sociali e per l’inquinamento dell’aria pavese, il servizio del trasporto peggiorerà notevolmente, e la responsabilità è tutta del PD che ha gestito la partita sia in Comune sia in Provincia: ci chiediamo quali interessi abbia servito, sicuramente non quello dei lavoratori, siccome nel Disciplinare di gara manca la clausola sociale di salvaguardia dei posti di lavoro, non quello dell’aria pavese (già fortemente compromessa), perché è confermata la dismissione degli autobus a metano a favore di quelli a gasolio il cui particolato è notevolmente maggiore e sicuramente pericoloso.”