La corruzione in Lombardia danneggia la sanità pubblica. I politici lombardi giocano coi soldi dei cittadini come fossero quelli del Monopoli, e derubano il sistema sanitario regionale delle sue risorse. Il sistema privatistico concepito da Formigoni, e portato avanti da Maroni, sottrae milioni di euro alle cure dei malati lombardi. Pensate a Mario Mantovani, ex assessore alla Sanità lombarda, arrestato perché accusato di turbativa d’asta e corruzione nel settore sanitario, o all’ex Presidente della Commissione Sanità della Regione Fabio Rizzi, arrestato lo scorso febbraio per aver favorito, in cambio di tangenti, l’imprenditrice Maria Paola Canegrati e il suo gruppo, specializzato in servizi e forniture dentistiche. Grazie ai cosiddetti “appalti cappottino” (bandi preparati su misura per far vincere una certa azienda) il gruppo di imprese si è insediato negli ospedali di mezza Lombardia, e in cambio venivano versati centinaia di migliaia di euro a politici e funzionari, fra cui anche Rizzi, beccato con i soldi nel congelatore. Il tutto a scapito della qualità dei servizi erogati ai cittadini; risparmiavano su tutto, dallo stipendio di dentisti e operatori sanitari ai materiali utilizzati per impianti e protesi. Quello che ci chiediamo è: com’è possibile che i dirigenti delle aziende ospedaliere coinvolte in questi scandali siano ancora al loro posto e abbiano ricevuto anche premi aziendali? Non dovrebbero restituirli? E’ evidente che i controllori incaricati di sorvegliare la regolarità degli appalti negli ospedali lombardi hanno fallito. Serve competenza e forza per non girarsi dall’altra parte davanti alla corruzione. Tant’è che è bastato un revisore onesto – Giovanna Ceribelli, all’epoca componente del collegio sindacale dell’ospedale di Vimercate, per scoprire questo giro di tangenti milionario! Per questo motivo, oggi più che mai, c’è bisogno del nostro lavoro, ed è per questo che stiamo verificando cosa è veramente accaduto ai cittadini in cura e ai loro soldi. Abbiamo fatto partire delle verifiche sulle prestazioni perché è necessario quantificare i danni e risarcire i cittadini! Dalle nostre ultime ricerche risulta inoltre che molte prestazioni venivano gonfiate con visite e interventi inutili, e che spesso per una sola prestazione erogata al cittadino è stata emessa più di una fattura. Ad esempio abbiamo trovato un’operazione di estrazione di un dente da latte corredata da sette visite, una devitalizzazione e altri interventi privi di qualsiasi senso e utilità. E per prestazioni di questo tipo, palesemente gonfiate, sono state fatte due fatture differenti da due diversi ambulatori. E’ chiaro che una delle due fatture è stata pagata dal cittadino, ma una domanda sorge spontanea: chi ha pagato la seconda? Le doppie fatture trovate nell’ambito di questa indagine sono veramente tante, e sfido qualsiasi commercialista, in un caso analogo di doppia fatturazione, a non pensare all’ipotesi di riciclaggio di denaro. Noi vogliamo capire chi ha pagato per le fatture in più; perché o è stata perpetrata un’ulteriore frode ai danni dei cittadini, oppure i soldi li ha messi qualcun altro. Noi vogliamo sapere chi, come, ma sopratutto… perché! Un’idea l’abbiamo, e continueremo a scavare, poiché i soldi della corruzione sono soldi sottratti ai malati e al servizio sanitario: per noi tutto questo é inaccettabile.
Stefano Buffagni – Portavoce Regionale del M5S Lombardia