Oggi in Commissione regionale Ambiente si è discusso, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Claudia Terzi, della Direzione Generale Ambiente (dott. Gurrieri) e di ARPA Lombardia (dott.ssa Silvia Bellinzona) della qualità dell’aria in Lombardia, proprio quando sono stati diffusi i dati del rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA, dall’inglese European Environment Agency), che da alla Lombardia il primato di regione con l’aria più inquinata da polveri sottili del continente.
Giampietro Maccabiani, consigliere regionale Movimento 5 Stelle Lombardia, nel suo intervento ha precisato: “Il problema dell’inquinamento in Lombardia non è certamente causato dalle condizioni meteorologiche e non ha senso lamentarsi della scarsità di vento e pioggia, che non producono Pm 10 ma al massimo le spostano. L’aria lombarda è inquinata a causa dell’industrializzazione e del ricorso massiccio alla combustione, come ad esempio negli inceneritori.
Tuttavia nel dibattito si è parlato soprattutto di stufe a legna, facendo passare il messaggio che il grave problema dell’inquinamento lombardo sia dovuto a questo tipo di combustione.
Potremmo anche capire che bruciare legna produca tante PM10, ma non è certamente questo il motivo del triste primato della Lombardia. Brescia infatti è tra le città più inquinate d’Italia, con oltre 100 giorni di esubero da PM 10 all’anno, e per quasi il quaranta per cento è servita dal teleriscaldamento, la cui fonte di energia è l’inceneritore. Non crediamo che il restante 60 per cento dei bresciani utilizzi stufe a legna per scaldarsi. Comunque abbiamo chiesto dati certi sul riscaldamento a legna e sulla sua localizzazione per lavorare sui suoi effetti sull’aria”.
“Se poi, come abbiamo rilevato, il problema dell’inquinamento dipende massicciamente dal traffico – continua Maccabiani – ci devono spiegare perché in Regione Lombardia si continuano a costruire autostrade. E’ paradossale come l’Assessore all’Agricoltura Fava sia contro il consumo di suolo, di come l’Assessore Terzi ci parli del problema del traffico per la qualità dell’aria, e si faccia il contrario! Ci auguriamo che vengano ascoltati di più in Giunta. Il miglioramento della qualità dell’aria passa da un minor utilizzo della combustione in generale e dal miglioramento dei processi industriali.
L’Industria va assolutamente aiutata anche con contributi regionali alle aziende che operano miglioramenti in questo senso dei processi produttivi”.
Andrea Fiasconaro, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, aggiunge “Auspichiamo una forte e decisa politica di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati e un sostegno alle industrie che adottano filtri all’avanguardia per i processi di combustione. Altro che emissione di stufe e caminetti: è ora di concentrarsi anche sulle emissioni degli impianti a biogas di grandi dimensioni, sono già 360 quelli attivi in Lombardia e altri 129 sono in programma. Emettono rilevanti quantità di ossidi di azoto che in atmosfera si trasformano in polveri sottili.
Di più, anche sulla base delle direttive europee, dovremmo incominciare a ragionare sopratutto sulle Pm 2,5 (e non più sulle Pm 10) che meglio quantificano il fenomeno e la gravità dell’inquinamento dell’aria”.