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Parte Civile. Maroni ripassi il codice di procedura penale

“Maroni dovrebbe ripassare il codice di procedura penale,  l’articolo 79 è chiarissimo, la costituzione di parte civile deve essere chiesta prima del dibattimento, questo termine è a pena di decadenza. Insomma o lo si fa in quel momento o dopo è troppo tardi in quanto precluso dal codice di procedura penale. L’interesse della Regione Lombardia e dei cittadini lombardi è intervenire immediatamente con la costituzione di parte civile in modo che i politici che hanno danneggiato l’istituzione, paghino.

A condanna definitiva, si può dare il via a un procedimento civile per richiedere i danni eventualmente causati dai politici, ma i costi e i tempi per arrivare ad una sentenza sarebbero comunque di gran lunga superiori a quelli di costituzione di parte civile che non comporta gli esborsi in termini di costi vivi che implica un procedimento civile. Quindi perché aspettare? Inoltre la Regione, costituendosi parte civile può seguire con attenzione tutto il processo penale, cosa che invece non potrebbe fare se attivasse un autonomo (e postumo!) procedimento civile. La decisione di Maroni di ritirare la costituzione di parte civile è vergognosa perché implica la rinuncia in partenza a tutelare l’interesse dei cittadini.

Peraltro non presenziare come parte attiva al procedimento penale significa, a nostro avviso, chiudere gli occhi sugli effetti penali delle condotte e azioni compiute proprio da un consigliere regionale o da un assessore e visti i tempi della giustizia, significa anche lasciare al prossimo governatore della Regione l’obbligo di intraprendere un’eventuale azione civile autonoma in quanto ogni iniziativa in sede penale sarebbe ormai preclusa”, così Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia, commenta le dichiarazioni di Roberto Maroni in merito al ritiro della costituzione di parte civile di Regione Lombardia nel processo che vede imputato Mario Mantovani e Massimo Garavaglia.

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