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Rifiuti ospedalieri, ancora troppe domande senza risposta!

Come ho scritto in un recente post, è ormai da un anno che attendo la risposta alla mia interrogazione circa la gestione dei rifiuti ospedalieri nella sanità lombarda.

Il tutto era nato dalla segnalazione di un cittadino che lamentava l’uso irregolare dei contenitori per i rifiuti sanitari a rischio infettivo in una importante struttura ospedaliera milanese. Di fatto normali rifiuti urbani venivano raccolti come rifiuti pericolosi, creando un aggravio di costi perché il rifiuto sanitario viene incenerito con costi elevatissimi a carico dell’ospedale, costi che alla fine pagano i cittadini.

Dopo vari solleciti finalmente la risposta all’interrogazione era calendarizzata per oggi in Commissione Ambiente. Era presente l’assessore all’ambiente Claudia Terzi che si è dichiarata competente solo per una parte dei quesiti posti. E solo a quelli ha risposto.

Restano inevase le domande che sono il vero nocciolo della questione: la Regione ha predisposto il sistema di monitoraggio dei rifiuti sanitari prodotti previsto dalla normativa nazionale dal 2003? Pone alle strutture sanitarie degli obiettivi minimi di recupero dei rifiuti prodotti? Se si, le strutture sanitarie li hanno raggiunti negli ultimi anni? qual è la percentuale di raccolta differenziata negli ospedali lombardi? Esistono dei controlli in merito al corretto conferimento dei rifiuti nei contenitori monouso per i rifiuti pericolosi a rischio infettivo?

L’assessore all’Ambiente sostiene che la competenza è dell’assessore al Welfare, ma la direzione Welfare sostiene, in una nota scritta inviata alla commissione, che “la DG Welfare non è in possesso delle informazioni necessarie per dare seguito a quanto richiesto”.

Il sospetto, ormai più che fondato, è che la Regione non faccia nulla per tenere sotto controllo la corretta gestione dei rifiuti ospedalieri… di fatto la DG Welfare l’ha ammesso per iscritto ma io voglio che venga l’assessore a dirlo in commissione!

Il presidente della Commissione Ambiente ha garantito che insisterà con la Giunta affinché venga dato un riscontro alle domande rimaste senza risposta… Sono quesiti intorno ai quali ballano 20 milioni di euro di soldi pubblici!!

Intanto è passato un anno da quando ho depositato l’interrogazione e ancora non si è fatta chiarezza! Ma io non mollo la presa!

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