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Dopo un anno i lavoratori Gepin Contact sono ancora senza lavoro!

Dal 6 febbraio di un anno fa i lavoratori della società Gepin Contact si sono visti precludere l’accesso al call-center di Regione Lombardia (800318318 e centralino) con un preavviso di 24 ore. La Regione infatti aveva rescisso unilateralmente il contratto con la società in quanto in concordato preventivo ed aveva affidato tutte le attività alla società GPI, senza gara e senza un passaggio di consegne dal vecchio al nuovo personale localizzato a Paternò (CT).
Ci chiediamo come mai Regione Lombardia abbia agito in una modalità così poco rispettosa dei diritti dei lavoratori, privilegiando oltretutto l’occupazione fuori della regione stessa e per di più buttando via anni e anni di esperienza maturata da questo personale. I lavoratori della Gepin oltretutto erano senza stipendio da ottobre e hanno continuato a garantire il servizio. Maroni si era impegnato personalmente per il recupero degli stipendi. Ma il call-center siciliano non doveva ritornare in Lombardia creando mille posti di lavoro in più? Che ne è di questa ulteriore promessa di Maroni?
Ci siamo occupati della questione con diverse interrogazioni nell’ultimo anno:
La prima (disponibile qui http://bit.ly/2Ej8wqc) a Marzo 2017, nella quale chiedevamo a chi sono stati affidati i servizi già in carico a Gepin Contact, con quali modalità e in quale sede fisica e come la Giunta intendesse operare per il recupero delle professionalità degli ex-lavoratori Gepin Contact. La risposta della Giunta è stata insoddisfacente.
La seconda (disponibile qui http://bit.ly/2nM4tbp) a Maggio 2017, nella quale chiedevamo conto alla Giunta dei costi del passaggio da Gepin Contact a GPI e quali servizi venivano ancora garantiti dal nuovo fornitore. La risposta della Giunta è stata insoddisfacente.
La terza (disponibile qui http://bit.ly/2E4iUyL) a Dicembre 2017, nella quale abbiamo chiesto alla Giunta perché non ha agito in modo da poter applicare la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro esistenti come prevede la normativa vigente. La Giunta non ha ancora risposto.
Chiediamo alla Giunta lombarda di favorire tramite la “Clausola sociale” prevista dalla normativa il recupero di tutte le posizioni lavorative di coloro che oggi non hanno alcuna prospettiva lavorativa in Lombardia.
Chiediamo al Presidente Maroni di intervenire a difesa dei lavoratori lombardi come aveva promesso!

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