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Prolungamento M3 da S. Donato a Paullo: sì al trasporto su ferro, no al bus rapid transit

Risale a Dicembre 2017 la Delibera regionale per co-finanziare lo studio di fattibilità sul potenziamento del trasporto pubblico nella tratta S. Donato – Paullo che collegherebbe Milano all’asse paullese ma ad oggi tale studio non è ancora avviato per la mancata adesione alla compartecipazione di alcuni Comuni alle coperture finanziarie dello stesso nonché per l’inascoltata richiesta di stralciare dallo studio gli scenari relativi al trasporto su gomma.

Mentre si moltiplicano le dichiarazioni di politici locali, nel mese di luglio grazie ad una serie di accessi agli atti del M5S presso Regione e Comune di Milano relativi allo studio di fattibilità tecnica ed economica, si era riacceso improvvisamente l’interesse sullo stesso che aveva portato il 20 luglio i Sindaci dei comuni coinvolti a riunirsi per sbloccare l’accordo, purtroppo tuttora arenato.

Nel merito il Consigliere Regionale Nicola Di Marco dichiara: “Alcuni Comuni interessati al progetto sono giustamente preoccupati dal fatto che lo studio di fattibilità contempli anche l’obsoleto scenario del trasporto su gomma, ovvero il bus rapid transit, che di fatto è alternativo al prolungamento della metro fino a Paullo. Se Regione e i Comuni dovessero optare per la realizzazione del bus rapid transit, di fatto ciò equivarrebbe a rimandare alle calende greche il prolungamento della metro. Per questo motivo, come M5S, diciamo che siamo contrari al bus rapid transit e chiediamo che si consideri solo il trasporto su ferro, più efficiente, veloce, sicuro, meno inquinante. Abbiamo parlato del prolungamento della M3 fino a Paullo anche con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, consegnandogli a Luglio un dossier con le opere prioritarie per la Lombardia tra cui i prolungamenti delle metropolitane ed esprimendo pubblicamente la nostra contrarietà all’ipotesi bus rapid transit per l’asse paullese.

Mentre noi, e anche diversi amministratori locali, portiamo avanti questa linea, contemporaneamente negli ultimi mesi si sono susseguite dichiarazioni di esponenti della giunta milanese e di Città Metropolitana, fra i quali l’Assessore Censi, a favore del bus rapid transit, che invece noi consideravamo e continuiamo a considerare un’alternativa obsoleta e non risolutiva rispetto al trasporto su ferro che secondo noi dovrebbe essere prioritario nel riordino del trasporto pubblico locale del Sud Est di Milano.

È necessario superare lo stallo scongiurando la realizzazione di ipotesi non gradite dai territori e da numerose forze politiche. Ci auguriamo quindi che prevalga finalmente il buon senso e che parta lo studio.”

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