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Centri e case rifugio per le donne vittime di violenza in beni confiscati alle mafie. Sì alla mozione del M5S

Sì all’unanimità alla mozione del M5S Lombardia per l’apertura o per l’ampliamento di centri e case rifugio per le donne vittime di violenza all’interno di beni confiscati alle mafie.

L’atto, a prima firma di Monica Forte, consigliere del M5S Lombardia e Presidente della Commissione regionale Antimafia, ha convinto l’intero consiglio regionale e rafforzerà gli interventi per migliorare la copertura e la qualità dei servizi antiviolenza rivolti alle donne i Lombardia.

Per Forte: “Oggi è una bella giornata per le donne, per la Lombardia e per chi si riconosce nei valori del sostegno e della tutela delle minoranze e nella lotta alla violenza di genere.

Con il sì alla nostra mozione restituiremo alla collettività i beni immobili sottratti alla criminalità organizzata con l’apertura o l’ampliamento di centri antiviolenza e case rifugio. C’è infatti un gran bisogno di aumentare il numero di presidi sul territorio per intercettare il sommerso di un fenomeno che dobbiamo fermare agendo a tutti i livelli istituzionali.

Impegnare i beni sequestrati alle mafie, che usano violenza e sopraffazione  come metodo di lavoro, contro la violenza assume un alto valore civile, etico e morale. Togliere ai violenti per dare alle vittime deve essere il modus operandi delle Istituzioni pubbliche che si riconoscono nella legalità, nella democrazia e nella lotta a ogni forma di discriminazione, violenza e odio. E che difendono davvero tutti i cittadini. L’approvazione della mozione arriva alla vigilia dell’8 marzo: il M5S lo festeggerà con tutte le donne e con un risultato concreto.

Ovviamente non ci fermiamo qui: dobbiamo liberare il Paese dalla violenza e possiamo salvare la vita a centinaia di donne innocenti”.

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