“Sono ben 46 le famiglie, spesso a basso reddito, che a Peschiera Borromeo, zona Linate, lamentano il disagio di vivere in stabili del Pio Albergo Trivulzio con parti comuni spesso fatiscenti o ammalorate, basta guardare certe facciate per accorgersene.
In tale contesto si sta aggiungendo la beffa di forti aumenti dei canoni in occasione dei rinnovi contrattuali, per via di un accordo del 2017 che ha peggiorato le condizioni contrattuali. Sul tema, dopo aver fatto un sopralluogo e incontrato gli inquilini, ho depositato oggi un’interrogazione in Regione Lombardia”, dichiara il Consigliere regionale del M5S Lombardia Nicola Di Marco.
“I rincari del costo degli affitti”, aggiunge, “variano dal 15 al 25 per cento nei casi più fortunati, anche di molto di più per i restanti; anche le bollette e i costi di gestione stanno venendo ricalcolate al rialzo. E non è tutto, i precedenti contratti a canone concordato al momento del rinnovo diventeranno a canone libero, cioè a prezzi di mercato, per tutti coloro con reddito ISEE superiore a 25.000 euro, soglia davvero troppo bassa che chiediamo di alzare, basti pensare che ad esempio la soglia per avere accesso all’edilizia residenziale pubblica è oggi in Lombardia di 35.000 euro. In pratica molte di queste famiglie hanno redditi così bassi da poter richiedere un alloggio popolare, ma che Pio Albergo Trivulzio giudica abbastanza alti da potersi permettere un canone da mercato libero!
Nei casi di passaggio al canone libero, Pio Albergo Trivulzio accolla ad onere dell’inquilino anche le spese straordinarie di rifacimento e manutenzione degli interni. Questa è una situazione paradossale anche considerando che l’Azienda dovrebbe perseguire fini sociali. A tal proposito, va fatto notare che dopo questi aumenti gli affitti sembrano essere anche più alti di quelli comunemente riscontrabili sul mercato per quell’area e quel tipo di alloggi.
Regione Lombardia nomina i vertici dell’Azienda, quindi nell’interrogazione chiedo che intervenga per tutelare queste famiglie sovente a basso reddito avviando un confronto con il Pio Albergo Trivulzio per rinegoziare le nuove condizionalità più penalizzanti. Le difficoltà di bilancio dell’azienda, probabilmente derivanti anche dal noto scandalo di affittopoli, non devono essere scaricate sugli inquilini né tantomeno sulle fasce più deboli.
Inoltre chiediamo che l’Azienda venga sollecitata a manutenere le parti comuni degli stabili per superare l’attuale situazione di degrado. Come M5S continueremo a monitorare la vicenda per tutelare il diritto alla casa di queste 46 famiglie”.