Oggi il Consiglio Regionale ha APPROVATO ALL’UNANIMITÀ la risoluzione presentata dal Consigliere M5S Marco Fumagalli che porterà maggiore trasparenza, efficienza e adeguatezza all’accredito delle strutture convenzionate con il Sistema Sanitario Regionale.
Regione Lombardia si impegna a prevedere tra i parametri di accreditamento:
- il certificato di regolarità fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate nonché il DURC rilasciato dalle Autorità competenti;
- il certificato del casellario giudiziale generale e il certificato dei carichi pendenti relativi al Presidente e ai componenti del Consiglio di amministrazione;
- un certificato che attesti la non sussistenza dello stato di liquidazione e l’assenza di procedure concorsuali in capo all’ente gestore;
- la non sussistenza di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative dipendenti da reato;
- la non sussistenza di provvedimenti giudiziari in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- la non sussistenza di condanne in via definitiva per Delitti contro la Pubblica Amministrazione;
- il regolare assolvimento degli obblighi previsti in materia di pagamento nelle transazioni commerciali.
“Sono molto soddisfatto, maggiori verifiche dei requisiti amministrativi ed economico-finanziari per l’accreditamento sono sinonimo di maggiori garanzie per i cittadini e per l’ente pubblico nell’offerta dei servizi sanitari.
In ogni caso extra controlli in accesso per il privato sono urgenti, utili e necessari anche considerati gli scandali che hanno coinvolto la Lombardia negli ultimi anni.
I cittadini meritano un sistema sanitario efficace e trasparente”
Così Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia e autore della risoluzione.
“Il documento approvato interviene sui requisiti di accreditamento delle strutture perché siano adeguati all’attività da svolgere per rating economici patrimoniali e di legalità.
Nello specifico, invita il presidente e la giunta regionale a implementare i requisiti di accreditamento e di contrattualizzazione per le strutture sanitarie private, prevedendo che l’ente richiedente rispetti il principio della continuità aziendale, che non sia in procedura concorsuale, che gli amministratori non abbiano precedenti penali e soprattutto che l’ente metta a disposizione della Regione le informazioni circa le liste di attesa, in modo che la Lombardia possa gestire l’agenda unica delle prenotazioni tra le strutture pubbliche e private.
Mi preme ringraziare il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali e tutti coloro che hanno collaborato alla redazione della presente risoluzione”.