Abbiamo appreso dagli organi di stampa che ieri, domenica 9 Febbraio 2014, il Ministro della Cultura Bray ha effettuato una visita istituzionale al complesso monumentale di Certosa di Pavia alla quale hanno presenziato vari rappresentanti delle Istituzioni a tutti i livelli.
Spiccavano le assenze della consigliere regionale M5S pavese, Iolanda Nanni e del Senatore M5S Orellana: assenze non certo dipese da loro volontà, ma causate dal mancato invito alla visita istituzionale sia da parte del Ministro, sia da parte dell’Assessore Regionale Cappellini.
Quest’oggi la consigliera regionale M5S Iolanda Nanni ha inviato una lettera all’Assessore Cappellini, dichiarando che: “Il mancato invito degli esponenti istituzionali del M5S a detta visita rappresenta una grave scorrettezza istituzionale nei nostri confronti ed una grave violazione del principio di leale e corretta collaborazione istituzionale che sempre dovrebbe ispirare chi ricopre una carica istituzionale. Siamo invece stati trattati come rappresentanti istituzionali di secondo ordine e ciò, considerato anche il fatto che, anche e soprattutto grazie al nostro interessamento diretto alla vicenda, siano venuti alla luce sia la reale entità dello stato di degrado in cui versa il complesso monumentale da anni, sia l’affido della gestione ai frati cistercensi in assenza di una convenzione.”
“L’Assessore Capellini peraltro – prosegue Nanni – è venuta meno all’impegno preso il 30 gennaio 2014, in occasione della seduta della Commissione VII in cui rispondeva ad una mia interrogazione su Certosa, nella quale l’Assessore si era impegnata ad avvisare tutti i Consiglieri regionali pavesi, come la leale collaborazione istituzionale richiederebbe, affinchè potessimo partecipare all’annunciata visita del Ministro Bray sul sito”.
“Inoltre – sottolinea Nanni – sono apparse dichiarazioni stampa della Cappellini, da me già smentite in seduta il 30 gennaio 2014, che ci accusa di avere una posizione ideologica e di imputare le responsabilità alla sola Regione”. Ho chiarito per la seconda volta che il M5S non solo non assume posizioni ideologiche, ma ben conosce le competenze relative al complesso monumentale di Certosa di Pavia, essendosi attivato per l’accertamento delle responsabilità a tutti i livelli istituzionali, anche mediante esposto alla Procura della Repubblica. Ciò premesso, Regione Lombardia non può certo tirarsi fuori e ritenersi esonarata da responsabilità dal momento che costituisce soggetto attivo che partecipa ai Tavoli del Demanio e che pertanto era al corrente sia del gravissimo stato di degrado della Certosa, sia dell’assenza di una convenzione ai frati cistercensi per la gestione della Certosa di Pavia, e ciò nonostante non si è attivata per denunciare tale irregolarità, né per fornire un quadro esaustivo sullo stato di degrado, stante la recente dichiarazione dell’Assessore Cappellini sulla Certosa: “le sue condizioni sono buone”.
Il M5S Lombardia, con interrogazione cui l’Assessore ha risposto il 30 gennaio 2014, le ha chiesto invece preciso conto, nel merito, su cosa intende fare Regione Lombardia per la valorizzazione del complesso monumentale di Certosa in vista di EXPO 2015 e la sua risposta è stata che “nessun finanziamento è stato previsto per Certosa in vista di EXPO 2015”.