E’ cominciata, in Consiglio regionale, la discussione del progetto di legge “Assestamento al bilancio 2024 – 2026 con modifiche di leggi regionali”:
Per la terza volta consecutiva, dalla Giunta, arriva in Consiglio un testo blindato dalla maggioranza che è tutto un taglia e cuci.
Se a livello nazionale incombono tagli per circa 250 milioni agli Enti Locali, a livello regionale la situazione non è migliore come recentemente dimostrato dalla relazione della Corte dei conti. Le richieste del nostro gruppo vanno quindi nell’ottica di ricalibrare gli errori del centrodestra, impostando la manovra su quelli che per noi dovrebbero essere fra i pilastri e priorità per le politiche regionali: welfare, ambiente, lavoro e legalità.
Gli errori della maggioranza sono gli stessi commessi a fine 2023. A cominciare dai fondi per l’assistenza alle persone con disabilità grave. Un buco al quale, dopo sei mesi di proteste, finalmente la maggioranza ha avuto la decenza di mettere una pezza, limitatamente però al 2024. Noi chiediamo una clausola di salvaguardia che metta al sicuro le risorse, anche per gli esercizi di bilancio futuri, altrimenti a fine anno ci ritroveremo nella stessa situazione dei mesi scorsi, di fronte a servizi regionali che nel frattempo non sono stati implementati.
Altro tasto dolente sono le “Case della comunità”. Non solo, dopo gli annunci della campagna elettorale, mancano ancora i servizi, ma adesso quelle che non sono finanziate con i fondi del PNRR rischiano di sparire dalla programmazione regionale. Noi riteniamo invece che sia Regione Lombardia, a dover garantire ai cittadini gli investimenti promessi alla sanità territoriale. A cominciare dai medici di base, per il reclutamento dei quali servono maggiori risorse così come sostegni per la sburocratizzazione dell’attività a vantaggio della cura della salute. Altrimenti i bandi regionali continueranno ad andare deserti.
Vi è poi il tema dei fondi sulla casa. Otto milioni di risorse che vengono traslate dal 2024 al 2026. A tutti gli effetti si tratta di un taglio, anche se ben mascherato. Per questo riteniamo invece che vengano impegnati subito per la riqualificazione e l’assegnazione di alloggi Aler.
Servono risorse per il diritto allo studio, perché quelle promesse da Regione Lombardia non si sono ancora viste, al contrario dei tagli che già mostrano il proprio effetto.
Per quanto riguarda l’ambiente chiederemo che Regione mantenga la parola con le Associazioni di categoria e tutte le realtà interessate in merito ai ristori per i danni da maltempo, promessi a tutti ed elargiti a nessuno.
Chiederemo fondi per le G.E.V. (Guardie Ecologiche Volontarie) per contrastare gli ecoreati e bandi regionali coerenti con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria. Invocheremo poi la stesura del “Piano di Gestione” che il Parco dello Stelvio attende da troppo tempo.
In ottica lavoro, abbiamo presentato proposte per sostenere le partite Iva in difficoltà e affinché sia dato seguito alla promessa di un monitoraggio, che riguarda le condizioni di lavoro dei lavoratori degli appalti regionali. Chiediamo sia istituito un registro regionale, per monitorare che i salari siano in linea con gli standard europei
Infine, presenteremo un atto per chiedere che, in adempimento di quanto già disposto da normativa nazionale, anche la Lombardia velocizzi l’iter di assegnazione dei terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata a giovani lavoratori e start-up.