Il fatto che la prima legge in discussione all’interno della Commissione regionale Cultura, ricerca e innovazione, sport, comunicazione sia un progetto di legge volto a stanziare oltre un milione di euro, per finanziare la realizzazione di cartelli stradali, da affiancare a quelli già esistenti, ma scritti in “lingua lombarda”, rende l’idea di quali siano le priorità, ideologiche, del centrodestra. Secondo la Lega infatti questo dovrebbe contribuire, non è chiaro come, a tutelare una lingua, quella lombarda, che però non esiste.
In Lombardia esistono infatti i dialetti, la cui tradizione deve essere tutelata, ma non la lingua lombarda. Lo ha messo nero su bianco l’Accademia della Crusca, lo ha dichiarato lo stesso ex-Assessore (leghista) alla cultura Stefano Bruno Galli, il quale nel marzo 2022 dichiarò: “tutti i linguisti più accreditati dal punto di vista accademico sostengono, secondo me giustamente, che una lingua lombarda non esista”.
In pratica oggi la Lega chiede al Consiglio regionale di destinare oltre un milione di euro, per la tutela di qualcosa che, per loro stessa ammissione, non esiste. Il tutto mentre scuole, società sportive, associazioni culturali manifestano quotidianamente l’urgenza di risorse, per mandare avanti la propria attività, quella si reale e concreta e determinante per la Lombardia e i suoi cittadini, molto più di un cartello stradale.

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