Il Movimento 5 Stelle Bergamo ha a cuore il benessere del Borgo di Santa Caterina, sia esso rappresentato dai suoi residenti che dagli esercenti del quartiere e dal popolo della cosiddetta ‘movida’. Finalmente si parla di questa situazione esplosa negli ultimi anni fuori da qualsiasi controllo con la Giunta attuale che ha gravissime responsabilità in tutto questo visto che in cinque anni è stata totalmente assente sulle dinamiche che si sono create e ora anche noi leggiamo con attenzione tutte le proposte che la città e la politica stanno mettendo in campo.
Siamo stati pertanto interpellati dal Comitato Residenti di Borgo Santa Caterina e dal presidente dell’Associazione del Borgo S.C. sui medesimi temi, recependo le istanze delle parti e successivamente abbiamo appreso di dichiarazioni pubbliche molto forti e altrettanto ingenerose nei nostri (miei) confronti da parte del candidato del Centrosinistra Giorgio Gori.
Non è affatto vero che si sia firmato un patto civico in maniera superficiale o affrettatamente. Questo non rende giustizia del percorso che abbiamo intrapreso con il Comitato né tiene conto delle oggettive condizioni che abbiamo ritenuto ragionevoli e condivisibili. Non rispetta altresì la serietà del Comitato che ha stilato le proposte dettagliatamente dopo un lungo percorso di ascolto e dialogo.
Non mettiamo in discussione la realtà commerciale dei bar esistenti nella via che generano e supportano la cosiddetta ‘movida’, soprattutto in questa epoca di crisi commerciale diffusa, tuttavia non riteniamo giusto, per questo motivo, speculare sulla salute e sul benessere dei cittadini. Sulla questione degli orari abbiamo condiviso con i residenti che, nelle modalità con cui avviene attualmente la “movida”, questi siano decisamente da rivedere. Tuttavia, considerando le istanze del commercio e del Borgo come luogo aggregativo, riteniamo che una via per il dialogo sia ancora possibile e auspicabile. Gli orari sono in qualche misura ancora negoziabili se assieme a questi si possono discutere come intendere la vita notturna del Borgo. E’ impensabile per chi vive in questa Via tollerare ulteriormente il livello raggiunto oggi di schiamazzi e inciviltà, con migliaia di persone per strada (peraltro aperta al traffico veicolare). Una mezz’ora in più o in meno non cambierebbe il risultato. Viceversa se si potessero valutare diverse modalità di utilizzo dei locali notturni, come avviene già in tutta Europa, ovvero di contenere all’interno il consumo di alcool e monitorare e limitare dopo una certa ora il volume della musica percepito all’esterno allora perfino gli orari attuali potrebbero essere tollerati. In questo caso invece che dei buttafuori servirebbero dei “Tienidentro”!
Siamo invece decisamente contrari al posizionamento di WC pubblici e/o chimici, una sorta di resa pubblica al degrado raggiunto. Non stiamo parlando di un evento eccezionale ma di una routine settimanale e il WC chimico rappresenterebbe l’accettare le condizioni attuali, sostenendole. Peraltro i bar devono avere i propri WC interni. Questo sarebbe un prendersi cura dei cittadini? Non siamo alla Love Parade.
Rispetto all’apparente concretezza della proposta del candidato del Centrosinistra abbiamo serie perplessità. Sugli aspetti fiscali dell’operazione, per esempio: per quale motivo il Pubblico, la città deve intervenire a sostegno di un’attività privata decisamente impattante in termini di costi diretti e indiretti? Si consolida il consueto malcostume tutto italiano che vuole gli oneri tutti pubblici e i guadagni tutti privati, limitando il rischio di impresa del privato. Inoltre abbiamo seri dubbi che ci si trovi oggi di fronte ad una situazione fiscalmente diamantina. Per i cittadini sarebbe oltre il danno una beffa. E poi… con quale criterio si andrebbe a favorire con incentivi un locale rispetto ad un altro? Un notturno rispetto un diurno? Un bar nella Via di Borgo Santa Caterina rispetto ad un altro in un’altra Via limitrofa (per esempio Via Pitentino o Viale G. Cesare)?
La lodevole iniziativa dei Venerdì del Borgo va sostenuta ma non nelle forme in cui si è trasformata; era e dev’essere una festa in primis per le famiglie e i giovani del Borgo: noi siamo per un Borgo vivo e vivibile, che difenda e promuova stili di vita sostenibili ed eticamente evoluti. Non pensiamo che replicare fiumane alcoliche, come nelle migliori (o peggiori) località estive del Mediterraneo, possa essere di beneficio per il quartiere stesso. Non è la via per una città sostenibile del futuro che abbiamo in mente.
Potremmo anche noi essere d’accordo sulla proposta di un presidio durante le ore notturne; certo, considerando lo scarso numero organico di pattuglie sul territorio urbano, l’estensione e gravità di ben altre situazioni in altre parti della città, quello di dedicare risorse delle forze dell’Ordine per quella che dovrebbe essere una situazione conviviale pare decisamente una forzatura, se non uno spreco. Ma la situazione come dicevamo è sfuggita decisamente di mano a chi doveva controllare e pertanto forse quest’idea del Presidio potrebbe mitigare le situazioni più critiche.
Infine sulle politiche giovanili, ancora una volta registriamo una sconfitta concreta di questa Amministrazione. Non vi sono che sporadiche iniziative in città e nessuna alternativa durante l’anno a questo fenomeno che si è creato senza pianificazione. Durante l’estate altre iniziative come i locali sugli spalti delle Mura o al Parco Trucca concretizzano un’alternativa possibile, in ambienti meglio disposti alle attività notturne. La nostra politica prevede invece di dedicare spazi esistenti e sotto-utilizzati ad associazioni giovanili per permettere la piena realizzazione di progetti e idee che tanti giovani vorrebbero portare in città. Anche sul fronte del divertimento riteniamo più saggio investire su forme aggregative più strutturate, prevedendo spazi per concerti e manifestazioni artistiche o sportive. Queste proposte alternative si configurano come azioni programmate a medio-lungo periodo e pertanto, seppur sostenibili e auspicabili, non possono sostituirsi ad azioni urgenti e mirate sull’attuale stato di degrado della vita notturna del Borgo.
Noi del MoVimento 5 Stelle ci sentiamo portatori della voce dei residenti e della maggior parte degli esercizi commerciali del Borgo, rimasti drammaticamente inascoltati dall’attuale Amministrazione per ben cinque anni e inascoltati pure dal candidato Gori, che ha visto bene di non sottoscrivere neanche un punto del Patto Civico proposto. Se la sua idea è di non occuparsene per i prossimi cinque anni, lo dichiarasse apertamente.