Iolanda Nanni Pavia Sanità e Politiche Sociali

Interrogazione all’Assessore Regionale alla Salute per l’Ospedale di Varzi (PV)

ITR H VARZI 12-6-14In base alle recenti disposizioni del Ministero della Salute, le strutture ospedaliere pubbliche con meno di 60 posti letto dovranno essere riconvertite in strutture per l’assistenza nel territorio e la riabilitazione. Nella “black list” del Ministero, sono ben 10 gli ospedali lombardi che rischiano la chiusura e, fra questi, è indicato anche l’Ospedale SS. Annunziata di Varzi.

La consigliera regionale M5S, Iolanda Nanni dichiara: “A seguito delle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini preoccupati per la chiusura dell’ospedale di Varzi, ho presentato un’interrogazione all’Assessore Regionale alla Salute per fare chiarezza sulla programmazione ed il destino previsti per questa struttura. Si tratta di un presidio dell’Azienda Ospedaliera di Pavia collocato nell’alta Valle Staffora che dista più di 80 km da Pavia e reputo legittime le preoccupazioni dei cittadini, dato che è inserito nella black-list delle 10 strutture ospedaliere lombarde a rischio chiusura nei prossimi mesi. Attualmente l’ospedale è un punto di riferimento strategico per l’utenza locale che vive al confine tra le valli Curone e Staffora e tra le province di Alessandria e Pavia, ma non solo. E’ provato ed innegabile l’utilizzo di questo centro ospedaliero anche da parte dei paesi dell’alta valle, come ad esempio Fabbrica Curone e Gremiasco con le loro numerose frazioni confinanti con Varzi e Godiasco. Sarebbe quindi  problematico  per gli abitanti di quelle zone  che normalmente afferiscono all’Ospedale di Varzi, non avere un ospedale intermedio in grado di prestare le prime cure, stabilizzare e mettere un paziente in grado di affrontare il viaggio verso centri più attrezzati.

Inoltre, la maggioranza degli abitanti della Val Curone e della Valle Staffora sono per lo più anziani, quindi soggetti particolarmente fragili e bisognosi di cure anche ospedaliere e non è pensabile aggiungere alla patologia anche il disagio di un viaggio per raggiungere luoghi quali Ovada e Valenza.

Alla luce di ciò, e dopo aver ascoltato la presentazione del Governatori Maroni in Aula il 10 giugno 2014, sulle linee guida della riforma socio-sanitaria che Regione Lombardia intende portare a compimento entro fine 2014, laddove Maroni dice che la sanità lombarda dovrà non solo curare ma il malato, ma “prendersi cura” del malato, mi domando come sia possibile farlo se intere aree, come quelle della Staffora, fossero lasciate completamente sprovviste di una copertura ospedaliera.

Ho chiesto pertanto all’Assessore Mantovani quale fosse l’attuale programmazione per l’ospedale di Varzi, se è prevista la chiusura e – in caso affermativo – quali sono i tempi e come e dove si pensa di garantire la continuità assistenziale per i cittadini di quelle zone, nonché come intendono garantire i livelli occupazionali interni ed esterni all’ospedale. Inoltre ho chiesto se si intendesse o meno trasformarlo in struttura riabilitativa, dato che a novembre 2013 è stato inaugurato un reparto sub-acuti, e – in caso affermativo – se è previsto un rafforzamento del presidio di Pronto Soccorso con la disponibilità adeguata in termini di ambulanze, auto medica, astanteria, etc. Infine ho chiesto se l’Assessorato Regionale alla Salute si fosse quanto meno premurato di redigere e far pervenire al Ministero un’analisi dettagliata sul livello di copertura sanitaria dell’area geografica in cui il presidio ospedaliero è collocato, che prescindesse da un mero conteggio di posti letto e fosse basata sulle esigenze reali del territorio, onde evitare disagi enormi alla popolazione, come avverrebbe nel caso di chiusura dell’Ospedale di Varzi. Questi tagli lineari, applicati basandosi su un mero criterio di posti letto, senza tener conto delle esigenze dei territori, potrebbe costituire un grave danno per la collettività.”

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