In merito all’annunciata chiusura dello stabilimento di Torre d’Isola (PV)) del GUALA Closures Group, azienda in cui lavorano 135 persone, la Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni deposita un’interrogazione firmata da tutto il gruppo consiliare M5S (scarica qui l’interrogazione) e dichiara: “Risulta ingiustificata e incomprensibile la scelta di chiudere lo stabilimento GUALA, in vista di un’ennesima delocalizzazione, essendo questo Gruppo leader mondiale nella produzione di chiusure di sicurezza in alluminio per bottiglie di bevande alcoliche, rispettivamente con una quota del 58% a livello mondiale e del 70% a livello europeo. Oltre a essere un leader di mercato globale, il Gruppo vanta nell’impianto di Torre d’Isola (PV) un alto tasso di produttività, tanto che il 60% della produzione locale è destinata alle esportazione: ci risulta, quindi, difficile immaginare che il Gruppo abbia problemi di competitività che giustifichino la delocalizzazione”.
“Siamo di fronte”, prosegue la Consigliera Regionale M5S Nanni, “all’ennesimo caso di tentativo di delocalizzazione non perché l’impianto sia in perdita, ma perché il trasferimento in aree extra-nazionali con minori tutele legislative e lavorative consentirebbe maggiori margini di profitto, mentre la chiusura dello stabilimento viene annunciata ex abrupto dai vertici aziendali senza nessun previo percorso di confronto coi i lavoratori e le Istituzioni. Di delocalizzazioni selvagge sta deperendo non solo il territorio pavese, ma l’intero tessuto produttivo regionale e nazionale. Come M5S ci opponiamo a questa forma di globalizzazione selvaggia e chiediamo che Regione Lombardia, e il Governo, si orientino su un diverso e alternativo modello di sviluppo incentrato sul rispetto dei territori, delle vocazioni produttive nazionali e locali, dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali. Con il caso dell’impianto Guala Closures di Torre d’Isola la Giunta ha l’occasione di mostrare se intende impegnarsi concretamente nel rilanciare le filiere produttive locali, o se intende lavarsene le mani e stare a guardare mentre se ne va un altro pezzo di industria italiana. Noi, come M5S, di sicuro non staremo a guardare e il deposito dell’interrogazione è il solo il primo atto istituzionale concreto che avanziamo in difesa dei lavoratori e del territorio di Torre d’Isola”.
“Chiediamo – prosegue Nanni – che la Giunta lombarda intervenga per scongiurare la chiusura dello stabilimento e la connessa messa in mobilità dei 135 lavoratori addetti all’impianto: l’interrogazione richiama la Giunta agli impegni già assunti con la Legge Regionale n. 11 2014, Legge da poco varata che ha come finalità proprio la disincentivazione delle delocalizzazioni e la promozione della competitività del sistema lombardo. In particolare, l’interrogazione chiede, per salvaguardare la filiera produttiva al cui interno opera il gruppo Guala Closures e l’impianto di Torre d’Isola, che la Giunta utilizzi tutti gli strumenti già previsti dalla Legge numero 11, approvata all’unanimità anche dal Gruppo consiliare M5S, fra i quali gli accordi di competitività, la riduzione dei carichi fiscali, le agevolazioni, il riconoscimento del “made in Lombardia”, la promozione della responsabilità sociale d’impresa, la costituzione di un circuito monetario complementare che favorisca il credito alle imprese e, soprattutto, aumenti la competitività del sistema Lombardia.
L’interrogazione, infine, richiama gli impegni e le responsabilità che il Gruppo Guala Closures ha assunto nel Codice Etico di cui si è dotato il gruppo stesso: tale codice etico contiene infatti i principi della responsabilità nei confronti sia dei lavoratori sia dei territori e delle comunità locali.