Pubblichiamo una sintesi dell’intervento del portavoce Regionale Eugenio Casalino che motiva il voto contrario di M5S Lombardia al Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2013.
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1. Come già avvenuto nel 2012, non è stato rispettato il limite di spesa relativo al personale assunto a tempo determinato e altri contratti flessibili. Anche i revisori dei conti, nella loro relazione, attestano il non rispetto di questo limite di spesa previsto dal DL 78/2010.
2. Viene sostanzialmente accertata l’illegittimità degli incarichi dirigenziali affidati con DGR n. X/3 del 20.3.2013 (in pratica, uno dei primi atti della giunta Maroni), sotto tre distinti profili: non adeguata motivazione delle scelte gestionali, nessuna procedura comparativa (concorsi pubblici)m, nessuna attestazione del rispetto limiti di spesa ex DL 78/2010; la Corte insiste molto su questo punto, arrivando anche a consigliare la Regione di tutelarsi in qualche modo, e pare che parzialmente lo abbiano poi fatto, perché gli atti stessi dei dirigenti nominati rischiano di non essere legittimi.
3. Concessione di garanzie finanziare ad Aler e ad Expo 2015 Spa considerate irregolari;
4. Rilievi piuttosto pesanti in merito al rispetto della normativa sulla trasparenza, sia da parte della Regione (vengono elencate diverse DGR, che sono quelle con cui sono stati assunti i provvedimenti organizzativi, che non risultano pubblicate sul BURL e non riportano al loro interno alcun riferimento in merito alla pubblicazione) sia da parte del Sireg, con parecchi enti/società che non si sono adeguati alla normativa. Noi c’eravamo già arrivati con una nostra analisi.
5. Limiti di legge alla corresponsione di emolumenti ad amministratori e dirigenti di enti/società facenti parte del Sireg non rispettati.
6. strutturazione territoriale dell’ente Regione (STER – sedi territoriali) da rivedere perché troppo costosa e inefficiente;
7. non è stato approvato il documento che dovrebbe riportare le risultanze finali del piano degli indicatori e risultati attesi. La Corte afferma che si tratta di un elemento fondamentale di valutazione che viene a mancare al Consiglio Regionale;
8. ci sono 36 milioni di residui attivi (cioè, somme iscritte a bilancio ancora da incassare) risalenti agli anni 90;
9. il risultato di amministrazione è negativo, e si riscontra un disavanzo della gestione di competenza (significa che ci sono più impegni che accertamenti, cioè si spende più di quello che si incassa);
10. un punto su cui la Corte si sofferma parecchio è la questione relativa al c.d. Gruppo Nerviano, questione che viene da lontano, parecchio intricata con notevoli rischi finanziari per la Regione.
Non abbiamo avuto i tempi tecnici, come tutta l’opposizione per poter analizzare a fondo tutta la documentazione consegnata in commissione due giorni lavorativi prima del voto. Ci vorrebbero almeno 20 gg lavorativi per per poter approfondire il rendiconto con la disponibilità di dati e documenti di approfondimento.
Per tutti questi motivi annuncio voto contrario del Gruppo M5S al Rendiconto della Regione 2013.