A fine anno si concluderà il monitoraggio dell’aria e delle diossine in Lomellina (PV), avviato con un protocollo approvato da Regione Lombardia con la DGR n. X/2282 del 01/08/2014, approvata su Proposta dell’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Terzi.
Il monitoraggio è affidato ad ARPA Lombardia e, per quanto riguarda le diossine, prevede il campionamento tramite la centralina dell’aria di Parona Lomellina.
Data la gravità della situazione sanitaria e ambientale della Lomellina, il M5S Lombardia ritiene insufficiente tale modalità di rilevazione, in quanto esistono altre tecniche più efficaci di rilevazione della presenza di diossine, in particolare il rilevamento a terra.
Per questo motivo la Consigliera Regionale pavese M5S, Iolanda Nanni, ha scritto una lettera aperta (scarica qui la lettera) all’Assessore all’ambiente Claudia Terzi e alla Direzione ARPA per chiedere che il monitoraggio delle diossine in Lomellina preveda anche campionature a terra, atte fra l’altro non solo ad una più accurata misurazione della contaminazione, ma anche a rilevare lo stato di accumulo progressivo negli anni delle diossine presenti nel terreno e potenzialmente percolanti nelle falde acquifere.
La Consigliera Regionale M5S Iolanda Nanni al riguardo dichiara: “La mia lettera aperta ha l’intento di sensibilizzare le autorità competenti circa la drammatica situazione della Lomellina, sul cui territorio insistono un inceneritore e diversi impianti inquinanti. Ricordiamo tutti il caso delle diossine rinvenute nelle uova sul territorio di Parona Lomellina (l’ordinanza del Sindaco è peraltro ancora in vigore), e proprio in questi giorni il WWF ha lanciato un nuovo allarme sulle patologie derivanti dall’inquinamento in quest’area. Inoltre, non dimentichiamo che i dati ASL ci dicono che la Provincia di Pavia detiene il triste primato lombardo di Provincia maggiormente colpita dai tumori solidi. La situazione è particolarmente grave se consideriamo la contaminazione da diossine nel terreno: gli studi scientifici ci dicono che la diossina si accumula progressivamente negli anni creando una contaminazione pervasiva e persistente sul lungo periodo. Abbiamo quindi bisogno non solo delle campionature dell’aria, ma anche di campionature a terra, dette top soil, per tenere sotto costante osservazione l’evolversi dei dati riguardanti la presenza a terra delle diossine.
Nella mia lettera aperta cito sia gli studi scientifici sulla contaminazione da diossine sia le prescrizioni dell’ordinamento nazionale e comunitario sulla rilevazione top soil, evidenziando che il ricorso a queste metodologie in altri casi sul territorio nazionale è documentato ad esempio dall’indagine sulle diossine operata da ARPA Umbria sui terreni del polo dell’incenerimento di Maratta o nel Sito di interesse nazionale di Terni-Papignano. Abbiamo già dei casi di best practices: dobbiamo solo applicare in Lombardia e in Lomellina le migliori esperienze già avviate in altri contesti italiani e internazionali. Mi aspetto che ARPA Lombardia e l’Assessorato all’ambiente intervengano tempestivamente per garantire ai cittadini della Lomellina ulteriori rassicurazioni sulle modalità di monitoraggio della diossina: nel 2014 non possiamo più affidarci solo alle rilevazioni con campionatura di aria, abbiamo bisogno di applicare le migliori e più efficaci metodologie di rilevamento per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. Questa lettera aperta è un primo segnale che vogliamo dare come M5S Lombardia, a cui seguiranno altri atti istituzionali a tutela del territorio”.