La società Italiana Energetica Tire ha presentato al Comune di Retorbido un progetto per un grande impianto industriale di trattamento rifiuti per lo smaltimento di pneumatici fuori uso: sull’iter autorizzativo di tale progetto il gruppo consiliare M5S Lombardia ha depositato oggi presso il Consiglio regionale lombardo un’interrogazione (scarica qui), a prima firma della Consigliera Iolanda Nanni, che chiede all’Assessore Regionale all’Ambiente di adoperarsi affinché il progetto stesso venga bocciato.
Sull’interrogazione la Consigliera Iolanda Nanni dichiara: “Un impianto industriale analogo era già stato presentato, sempre da Italiana Energetica Tire, presso il Comune di Casalino in Provincia di Novara: la Provincia di Novara bocciò tale progetto per le criticità presenti sotto il profilo ambientale e di tutela della salute, giudicando la tecnologia prevista, la pirolisi, come inadeguata a garantire le tutele ambientali e sanitarie previste dall’ordinamento. Se la pirolisi era potenzialmente dannosa per la Provincia di Novara, ovviamente è tale anche per la Provincia di Pavia, per questo motivo la nostra interrogazione chiede che il progetto venga bocciato, esattamente come avvenuto in Piemonte. Regione Lombardia parteciperà alle Conferenze dei Servizi e noi chiediamo che, in quella sede istituzionale, faccia valere il suo peso politico e le ragioni del no. Peraltro i cittadini sono molto preoccupati e hanno già iniziato una raccolta firme per opporsi al progetto con l’aiuto di un Comitato locale: la nostra interrogazione intende far sentire le loro ragioni e preoccupazioni anche in Regione Lombardia.
“La tecnologia di pirolisi – continua la consigliera M5S Nanni – si basa sulla bruciatura senza ossigeno, ed è quindi di fatto un inceneritore: non ne sentiamo di certo l’esigenza in una Provincia già martoriata sotto questo profilo e fortemente arretrata e fanalino di coda della Lombardia nell’implementazione di un ciclo virtuoso dei rifiuti imperniato sul riciclo/riuso. Peraltro, in Europa, non esiste più neanche un impianto di pirolisi, dato che la tecnologia è giudicata non sicura. Infatti la ditta proponente che, peraltro, non ha alcuna esperienza di gestione di impianti di pirolisi, né possiede la tecnologia, si prefigge di importare la tecnologia addirittura dal Giappone, perché nel 2015 nessuno in tutta Europa è tanto sciocco da mantenere impianti di pirolisi!
“L’Oltrepo’ pavese – conclude la Nanni – va valorizzato con investimenti e politiche in campo turistico e e di tutela ambientale per le sue bellezze paesaggistiche, prodotti agroalimentari e vinicoli, non certo stuprato con un impianto industriale di questo genere che tratterebbe, peraltro, il 10% di tutti gli pneumatici fuori uso prodotti in Italia con inevitabile devastazione ambientale. Tale impianto cambierebbe la vocazione del territorio, che è prettamente agricola e turistica, con notevole impatto sull’ecosistema dell’intera Valle Staffora anche a causa delle emissioni in atmosfera di sostanze potenzialmente inquinanti tra cui metalli pesanti.”