Le opposizioni in Consiglio regionale della Lombardia si schierano contro la legge lombarda sui luoghi di culto: è incostituzionale. Per questa ragione Pd, Patto Civico e Movimento 5 Stelle presentano tre pregiudiziali di costituzionalità (uno, due e tre) che verranno discusse domattina, 27 gennaio, in Aula prima del passaggio alla discussione del progetto di legge 195, che vieta la costruzione sul suolo lombardo di luoghi di culto delle religioni che non hanno intese con lo Stato italiano (come quella islamica) e pone onerose restrizioni agli undici culti che hanno firmato l’intesa.
“La fretta con cui la maggioranza, al pari del consumo di suolo, ha condotto la discussione su una tematica così delicata – ha concluso Eugenio Casalino, consigliere del M5S e segretario del Consiglio – rende evidente come l’unico obiettivo sia propagandistico: limitare o impedire la costruzione di nuove moschee, a partire da uno stop al bando del Comune di Milano. In Francia ci sono tra i 4 e i 5 milioni di musulmani e 2200 moschee. In Lombardia per i 450 mila musulmani che qui vivono, studiano e lavorano dovremmo averne già 150 mentre siamo fermi a una. Il centrodestra sta facendo una battaglia di retroguardia, ispirata da una logica miope. Il risultato è un pastrocchio urbanistico che invade le competenze statali, viola la Costituzione e crea enormi problemi ai Comuni”.
“E’ un progetto di legge pasticciato e sottoposto alla commissione con un iter avventuroso tanto che ha subito successive modifiche e continua ad avere numerosi profili di incostituzionalità. La maggioranza vuole solo cavalcare il sentimento anti islamico con una legge antimoschee, che impatta anche su altri culti religiosi, pretendendo di risolvere difficoltà che andrebbero affrontate in ambito nazionale dal Parlamento e, dal punto di vista amministrativo, dai Comuni. Questa legge accrescerà solo la confusione e la burocratizzazione per i comuni: è un pastrocchio urbanistico.”
Per Silvana Carcano, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, “Siamo contrari a questa legge perché non da risposte adeguate perché tratta in maniera semplicistica una questione di grande attualità che andava affrontata in maniera più seria. Ci sono oltre 400 mila residenti islamici regolari in Lombardia che pregano nelle catacombe e la politica deve dare loro risposte nell’ambito della Costituzione che garantiscano la piena libertà di culto per tutti. Fin qui la proposta della maggioranza è stata ostacolare in tutti i modi l’apertura di nuovi luoghi di culto collegandoli a problemi di pubblica sicurezza. Questo non aiuta l’integrazione e getta ombre discriminatorie pesanti sull’operato dei partiti di maggioranza”.