Dario Violi Notizie

Maroni in aula per il #RedditoDiCittadinanza: la nostra proposta lo ha convinto

“Con il reddito di cittadinanza il Movimento 5 Stelle ha indicato la strada e ora la nostra proposta ha convinto Maroni e  i partiti. In Lombardia una lotta senza quartiere alla povertà e all’esclusione sociale con politiche attive non può attendere un minuto di più, al fine di sostenere lo sviluppo economico e sociale e chi si trova in difficoltà e incentivare il ritorno al mercato del lavoro. Contrastare la povertà significa offrire un futuro migliore a centinaia di lombardi. Siamo felici che la strada che abbiamo indicato abbia coinvolto i partiti e da parte nostra non abbiamo nessuna pretesa di imporre la nostra proposta che però riteniamo un importante punto di partenza. Siamo fieri di essere protagonisti di questo percorso e vogliamo chiudere al più presto per sostenere i cittadini in difficoltà”, così Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia.

Un mix di politiche attive del lavoro e sostegno al reddito

Se porti nelle istituzioni i veri problemi delle persone, nessun partito potrà più voltare lo sguardo dall’altra parte.  Questo è quello che ha fatto il MoVimento 5 Stelle con il Reddito di Cittadinanza in Lombardia che è entrato nell’agenda politica dell’amministrazione regionale, tant’è che Maroni oggi verrà in Consiglio Regionale per un primo confronto con l’aula.

Meglio tardi che mai, perché la nostra proposta di legge è stata depositata ufficialmente in commissione oltre un anno fa.  Intanto, mentre i partiti litigano su come chiamarlo e su come prendersi il merito (come se la gente non sapesse a chi appartiene questa battaglia) noi abbiamo approfondito e delineato, insieme ai portavoce M5S a Bruxelles, i fondi europei che permetterebbero di finanziare l’intervento.

Il Reddito di Cittadinanza, non sarà una misura assistenzialista ma un mix di politiche attive del lavoro e sostegno al reddito volte a favorire l’inclusione sociale,  destinato a tutte quelle persone che vivono sotto la soglia di povertà. Uno strumento strutturato che integra l’utilizzo di diversi fondi sociali europei e regionali  per perseguire quattro obiettivi essenziali del Fondo Sociale Europeo: il sostegno al reddito e all’affitto, la formazione e gli LSU (Lavori socialmente utili), l’inclusione sociale e la lotta alla povertà.

Il sostegno viene strutturato e modulato in base alle caratteristiche del beneficiario, attingendo da un determinato fondo di riferimento. In questo modo la pensione di un anziano, a cui non serve fare formazione, verrebbe integrata con i fondi regionali prevedendo sconti per i superticket sanitari; i fondi europei verrebbero trasferiti ai giovani ed i disoccupati per le attività di formazione e per i lavori socialmente utili, producendo effetti “terapeutici” anche sull’economia reale e aumentando la domanda interna.

Quale sarebbe l’effetto di questa manovra? Una comunità senza esclusi che sopravvive e lavora.

Per questo a noi non interessa se Maroni lo vuole chiamare “reddito di inclusione sociale”, “dote unica persona” o “reddito di emergenza”, l’importante è che si dia al più presto una risposta alle richieste di aiuto dei cittadini lombardi in difficoltà.

Il MoVimento 5 Stelle è entrato nelle istituzioni con lo scopo di non lasciare nessuno indietro, e per raggiungere questo obiettivo è pronto a discutere sin da ora con tutte le forze in regione, perché come abbiamo sempre detto, le buone proposte non hanno colore politico.

 

Articoli Correlati

Bystronic, bene blocco licenziamenti

Redazione Staff

IL GOVERNO DELLE GIRAVOLTE

Redazione Staff

Redazione Staff